Che Atrani sia un presepe naturale è cosa nota da tempo. Un intreccio perfetto di case, roccia e mare che, nella notte di Natale, diventa lo scenario ideale per uno dei riti più suggestivi e identitari della Costiera Amalfitana: la Calata della Stella. Un evento fiabesco, carico di simboli e di memoria collettiva, che nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, a partire dalle ore 23.59, tornerà a illuminare il borgo con tutta la sua forza evocativa.
La Calata della Stella prende avvio al termine della Santa Messa delle ore 23.00 celebrata presso la Collegiata di Santa Maria Maddalena. Subito dopo, una breve e raccolta processione attraverserà il piazzale antistante la collegiata: il Parroco, con il Bambino Gesù, affiancato dal Sindaco di Atrani Michele Siravo, accompagnerà simbolicamente la comunità verso il momento più atteso della notte di Natale. È un passaggio intenso, semplice e potente insieme: la liturgia che si apre allo spazio pubblico, la fede che incontra la comunità, la tradizione che si rinnova.
Allo scoccare della mezzanotte, mentre il silenzio avvolge il borgo e le luci si attenuano, la Stella prende vita. Sospesa a un lungo cavo d’acciaio, teso tra le rocce del Monte Aureo e il cuore del paese, la Stella viene fatta filare lentamente nel cielo di Atrani, attraversando lo spazio come una vera cometa di Natale.
Realizzata in alluminio e accesa dai bengala, la Stella brilla con una luce viva e accompagnata dal suono solenne delle campane, da una colonna musicale emozionale e da un tripudio di fuochi d’artificio che accendono il cielo e il mare. Un’esplosione di luce e di emozione che trasforma Atrani in un grande teatro naturale, sospeso tra roccia e mare.
Quella del 2025 sarà la 145ª edizione della Calata della Stella. Un numero che racconta da solo la profondità di questa tradizione, le cui origini si perdono nel tempo, ma che possiamo oggi datare con certezza almeno alla fine dell’Ottocento. Una testimonianza straordinaria, risalente al 1892, descrive già la Calata della Stella come uno spettacolo capace di stupire e commuovere, osservato dalla terrazza di una casa atranese da un intellettuale inglese, l’antropologo Herbert Philip Fitzgerald Marriott, che ne lasciò un vivido racconto scritto. Segno che, già oltre 130 anni fa, la notte di Natale ad Atrani era considerata un evento unico, degno di essere narrato e ricordato.
Al centro della Calata della Stella non c’è solo lo spettacolo. C’è un messaggio universale, oggi più attuale che mai. La Stella che scende dal cielo è segno di speranza, richiamo alla pace, luce che unisce. Per la comunità atranese – e per i tanti visitatori che ogni anno arrivano da ogni parte – quel breve istante sospeso nel cielo diventa un augurio condiviso: pace tra i popoli, serenità nelle famiglie, luce nei momenti difficili.
Un sentito ringraziamento va agli sponsor che hanno sostenuto le installazioni luminose e contribuito alla realizzazione dell’evento: l’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari e la Camera di Commercio. Il loro supporto concreto rappresenta un importante segnale di attenzione verso la valorizzazione delle tradizioni, del patrimonio culturale e dell’identità dei territori.
Nella notte più attesa dell’anno, Atrani si conferma borgo-presepe per eccellenza, custode di una tradizione che non è mai diventata semplice rievocazione, ma rito vivo e partecipato. Quando la Stella completa il suo percorso e il cielo si richiude nel silenzio, restano negli occhi e nel cuore le stesse emozioni di ieri, rinnovate nel presente. È il miracolo di una comunità che, da 145 anni, continua a guardare il cielo insieme.
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