Anche quest’anno il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche (DISES) dell’Università di Salerno partecipa all’edizione 2025 della “Notte Europea dei Ricercatori”, con il supporto del Direttore, il Professor Sergio Pietro Destefanis, Ordinario di Economia Politica, e della Commissione di Terza Missione, presieduta dal Professor Luigi Aldieri, Ordinario di Politica Economica. La Terza Missione rientra tra le finalità istituzionali dell’Ateneo e rappresenta un’attività sinergica alla Ricerca Scientifica e alla Didattica. Il DISES condivide gli obiettivi di Ateneo e a tal fine organizza eventi e svolge attività per realizzare importanti interazioni con il sistema economico, con la comunità sociale e le istituzioni per la diffusione della conoscenza. L’evento programmato l’11 ottobre sarà un viaggio nel mondo della ricerca economica con tre coinvolgenti progetti pensati per gli studenti, le famiglie e per tutti coloro che vorranno partecipare a questa iniziativa promossa, fin dal 2005, dalla Commissione Europea e che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. Tanti gli stand che saranno installati nella “Villa Comunale” dove si potranno trovare materiali divulgativi, gadget, e dove si potrà partecipare ad attività interattive guidati dai professori dell’Ateneo salernitano responsabili scientifici dei progetti cha saranno presentati. Nel primo progetto intitolato “Seguiamo i numeri …o le scorciatoie?”, curato dai professori Giovanna Bimonte, docente di Matematica per l’Economia, e Luigi Senatore, docente di Economia e Politiche Industriali e Responsabile Scientifico del Laboratorio di Economia Sperimentale dell’Università di Salerno, attraverso esperimenti dal vivo si potranno scoprire come le emozioni, il contesto sociale e i limiti cognitivi, influenzano le nostre decisioni, le nostre scelte economiche quotidiane. “I partecipanti potranno vivere un’esperienza immersiva per scoprire il cuore della Behavioral Economics (Economia Comportamentale). Un’opportunità unica per riflettere su come la ricerca può aiutare a costruire mercati e politiche giuste, inclusive e umane” – ha spiegato il professor Senatore. Nel secondo progetto intitolato “Non alimentare lo spreco”, curato dalle professoresse Marisa Faggini, docente di Politica Economica, e Maria Grazia Romano, docente di Economia Politica, attraverso il gioco si cercherà di aumentare la consapevolezza dei giovani e delle loro famiglie sul problema dello spreco alimentare e di stimolare la nascita di abitudini virtuose che contribuiscano alla sua riduzione, attenuandone l’impatto negativo non solo sull’ambiente, ma anche sulla sfera economica e sociale. L’obiettivo del progetto è mostrare che, oltre ad essere un intollerabile insulto verso chi ancora nel mondo soffre la fame e la malnutrizione, lo spreco alimentare incide sul riscaldamento globale, sull’inquinamento, sul consumo di suolo ed energia, rappresentando un inutile spreco di risorse ambientali ed economiche. “Gli ultimi dati disponibili (2023) ci dicono che in Italia finiscono in pattumiera circa 32 kg di cibo pro capite all’anno:” – hanno spiegato le professoresse Faggini e Romano. Nel terzo progetto, intitolato “E se l’economia fosse un fumetto?”, curato dalle professoresse: Lavinia Parisi, Professore Associato di Economia Politica; Serena Serravalle Professore Ordinario di Diritto Privato, e Fernanda Mazzotta, Professore Associato di Economia Politica, attraverso i fumetti saranno raccontati i concetti economici in modo semplice, creativo e coinvolgente. I partecipanti, guidati dalle docenti e dal fumettista Giuseppe Campana, potranno realizzare strisce a fumetti su temi economici attuali pensate per essere divulgate tra gli studenti delle scuole secondarie della provincia di Salerno, in modo da avvicinare i giovani all’economia e trasformare l’apprendimento in un’esperienza ludica e accessibile. :” Tutto parte dal nostro “Laboratorio di “Economia a Fumetti”, offerto dal nostro Dipartimento agli studenti delle scuole, al fine di diffondere, attraverso il linguaggio del fumetto, argomenti economici” – ha spiegato la professoressa Parisi.
Aniello Palumbo

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