Sequestri pedane in spiaggia, la questione in Commissione Trasparenza.

In riferimento alle notizie di stampa relative al sequestro di quattro pedane sugli arenili pubblici ad opera della Polizia Municipale e della Guardia di Finanza nonché alla controversia che ne è derivata, il Presidente della commissione Trasparenza avv. Antonio Cammarota ha disposto la trattazione urgente della vicenda nella seduta odierna del 15 luglio.

Si è pertanto proceduto all’audizione del responsabile ANVA Ciro Aniello Pietrofesa e della dr.ssa Annalisa Del Pozzo, dirigente del Comune di Salerno e riferimento del bando di gara, nonché all’acquisizione degli atti di gara e di uno dei quattro verbali di contestazione.

Il Pietrofesa ha dichiarato che nel bando erano previsti 40 mq con casetta di 12 mq e 2,5 mq di bagno chimico, tanto che il sequestro è appunto di 25,5 mq, in violazione dei patti per i quali l’area era ststa assentita, tanto che la dr.ssa Del Pozzo ne avrebbe dato conferma verbalmente attribuendo il costo della pedana agli aggiudicatari; che è emerso scarsa comunicazione tra gli uffici del Comune di Salerno e che la vicenda è grave in quanto danneggia la stagione in corso ma anche per il prossimo bando.

Il Presidente Cammarota ha richiesto la trasmissione dei verbali di sequestro e ha proceduto successivamente all’audizione della dr.ssa Del Pozzo, la quale ha confermato che l’area assentita era effettivamente di 40 mq relativi alla casetta per il chiosco, a bagni, attrezzature e quant’altro, ma che erano a carico del contraente gli adempimenti per ottenere i titoli abilitativi, ove possibili, al netto della base del chiosco.

Dal verbale acquisito e dalle dichiarazioni rese è emerso allo stato il sostanziale equivoco relativo alle misure assentite per l’occupazione dei servizi ma non per la pedana oltre la misura del chiosco, nonché la questione della “facile amovibilità” o meno della pedana e quindi della necessità di preventiva Scia edilizia, ovvero la destinazione giuridica demaniale o comunale, perchè nel verbale acquisito si fa riferimento ad entrambe; altra vicenda esclusa dagli atti del Comune riguarderebbe la somministrazione non consentita di cibi e bevande, pure riferita nel verbale afflittivo.

I consiglieri Giuseppe Zitarosa ed Elisabetta Barone hanno accusato la opacità del bando, Antonia Willburger ha invece difeso la qualità degli atti che andavano ben letti prima della sottoscrizione; Gianluca Memoli ha evidenziato alcuni punti da migliorare, Dante Santoro ha denunciato la sconfitta di tutti.

Commissione Trasparenza

Comune di Salerno