Anche Unisa per la «primavera» delle università italiane.

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L’Ateneo salernitano ha aderito all’iniziativa promossa dalla Conferenza dei rettori delle università italiane – CRUI, dal titolo  “Per una primavera dell’Università”, programmata per la giornata odierna in tutte gli atenei italiani. Il Teatro del campus di Fisciano ha ospitato, per l’occasione, un talk-dibattito a più voci tra le componenti universitarie, per favorire un’analisi congiunta e una discussione plurale sullo stato dell’università e presentare il contributo dell’ateneo  di Salerno al documento programmatico di sintesi che la CRUI redigerà in conclusione dei lavori.

Come rappresentante e guida di una Università del Mezzogiorno – apre  il rettore Aurelio Tommasetti –  ritengo che ora più che mai sia necessario unire le forze per sottolineare il ruolo fondamentale del mondo dei saperi universitari per lo sviluppo del sistema Paese. Nonostante i tagli all’Università, nonostante gli scarsi investimenti in ricerca, mi piace sottolineare le peculiarità del caso Unisa. E’ delle ultime ore il dato elaborato dai nostri uffici che vede crescere il numero di laureati in corso all’Università di Salerno. Come Ateneo del Sud, abbiamo dunque tutte le carte in regola per sottolineare i nostri punti di forza, gli stessi che – in controtendenza nazionale – convincono i nostri giovani a scegliere Salerno come ateneo in cui vivere e studiare”.

Epifanio Ajello,  Delegato del Rettore alla Mobilità internazionale, aggiunge: “L’implementazione della mobilità Erasmus è uno dei capisaldi del nostro Ateneo, una progettualità rodata e  che funziona. Siamo un Ateneo che vede crescere il numero degli studenti che chiedono di partire per un’esperienza di studio o di lavoro all’estero. Crescono gli studenti Erasmus e, con loro, cresce anche l’ammontare delle borse di studio che l’Università di Salerno ha scelto, con impegno, di mettere a loro disposizione. Contemporaneamente stiamo lavorando anche sugli accordi di carattere internazionale, sulla questione delle lauree a doppio titolo, sulla programmazione di una summer school in lingua e cultura italiana, così come sul progetto Marco Polo”.

Il sottofinanziamento complessivo e la diminuzione delle spese per il diritto allo studio si sono tradotti nel tempo in minori risorse per le infrastrutture destinate a didattica e ricerca, e ovviamente in minori possibilità per i nostri giovani meritevoli – spiega Rita Patrizia Aquino,Delegata del Rettore alla Didattica.  La giornata di oggi deve essere un’occasione per sottolineare che l’Università resta ancora un moltiplicatore fondamentale dei fondi pubblici e un trasformatore degli stessi in ricchezza per il territorio. Occorre dunque invertire la rotta di questo depauperamento delle risorse destinate all’Università e chiedere un piano pluriennale di finanziamento utile a tutti gli atenei per un’adeguata programmazione delle proprio attività”.

Siamo la prima università del Sud nelle classifiche sulla ricerca – afferma Luca Cerchiai,Delegato del Rettore alla Ricerca. La scelta della formula campus è un valore aggiunto che consente di disporre gli spazi di didattica e ricerca in maniera contigua, a favore dell’interazione tra le diverse aree del sapere. La ricerca qui a Salerno non è un fatto accademico: è la natura stessa del campus che impone un collegamento stretto,  strutturale e politico con il territorio. Siamo un Ateneo che non si sottrae alle valutazione e risponde positivamente a tutti gli indicatori di qualità. E’ il momento di sottolineare i nostri punti di forza”.

Nella stessa direzione muove l’intervento conclusivo del Presidente del Consiglio degli Studenti, Carmine Izzo,che afferma in chiusura “ll diritto allo studio è un impegno e un progetto”.

 


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