«Il primo punto emerso dal colloquio, e su cui ci impegniamo ad essere presenti, è il sovraffollamento dell’istituto penitenziario, con un ridotto numero di guardie che rende difficoltosa la gestione dell’ordinario e delle emergenze – dichiara Polichetti – Come partito chiederemo nelle sedi istituzionali che venga incrementato il numero di guardie penitenziarie per venire incontro a questa esigenza. Il secondo punto è l’assistenza sanitaria. Premettiamo che negli istituti di pena il servizio funzionava meglio quando era direttamente gestito dal carcere, con una maggiore integrazione tra struttura e personale sanitario. Dal momento in cui la gestione è stata affidata all’Asl territoriale, ci sono state difficoltà legate al personale Asl ridotto. Registriamo un eccessivo ricorso ai trasferimenti dalle celle alle infermerie e dalle infermerie alle strutture sanitarie. Appoggiamo una riforma che veda una maggiore presenza non dei medici della struttura, ma di quelli dell’Asl». Infine, una considerazione sull’emergenza Covid: «Ci preme fare un plauso alla direzione del carcere. La crisi è stata gestita bene e il numero di casi positivi è ridotto».
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