Zortea salva la Salernitana dalla sconfitta con il Bologna.

Salernitana e Bologna 1-1 (0-1) nell’anticipo della 27/a giornata del campionato di calcio di Serie A disputato sul terreno dello stadio Arechi di Salerno.

I gol: nel primo tempo per gli emiliani Arnautovic al 43′; nel secondo tempo per i campani Zortea al 27′. (ANSA).

Il direttore sportivo della Salernitana Walter Sabatini è intervenuto ai microfoni di DAZN nel post-partita di Salernitana-Bologna, gara terminata 1-1. Queste le dichiarazioni del ds granata: “Molto orgoglioso dei ragazzi, è una squadra che si sta costruendo velocemente. Una squadra assemblata in pochi giorni ma c’è uno spirito e una solidarietà interna eccezionale. Abbiamo un allenatore che ha dato un grande impulso nervoso. Oggi in una situazione di svantaggio contro una squadra forte, non abbiamo perso il campo e il nostro profilo di gioco. Spero di andare avanti e fare risultati. Stiamo dimostrando di poter ambire a diventare una squadra vera. Un punto è meglio di zero perchè da continuità e sappiamo anche che la salvezza si deciderà per un punto. Me li prendo volentieri anche perchè siamo una squadra che sta giocando partite decisive quando doveva fare le amichevoli. Sul rigore? Ho visto poco, accetto le decisioni prese. Di Salerno mi piace l’amore che mi sta dando, dimostrato con educazione e garbo senza condizioni. Per vincere forse ci manca un pizzico di fortuna ma soprattutto delle soluzioni che troveremo nel tempo. Inter? Non lo considero un match impossibile ma un match di grande valore agonistico e tecnico. Ho speranze di far bene”.

L’allenatore della Salernitana, Davide Nicola, ha parlato nella consueta conferenza stampa post-partita per commentare il pareggio ottenuto dalla sua squadra contro il Bologna per 1-1.

Quanto vale questo punto?
“Può valere molto o molto poco, dipende dalla somma finale. Questa prestazione serve a dimostrare che la Salernitana ha intrapreso un nuovo percorso, ha voglia di giocare a calcio e di essere aggressiva, di accettare l’uno contro uno a tutto campo. È una squadra viva e che ha idee. Il Bologna è un’ottima squadra con un ottimo allenatore, la dignità che stiamo dimostrando è il modo migliore per rappresentare la piazza. Il tutto e subito difficilemnte si avvera. Questa è però l’unica strada per cercare qualcosa che è difficile”.

Quanto è complicato avere sempre una pressione tale addosso?
“La situazione è difficile ma proprio per questo molto stimolante. Una delle cose che mi ha colpito arrivando qui è la grande maturità e il senso della bellezza che ha la piazza nel volere che la propria squadra giochi a calcio. Gli striscioni in città sono stati motivo di orgoglio e ci hanno dato un pò di leggerezza che non guasta. Con i ragazzi sono duro e chiaro, il concetto di salvezza o impresa non giova. Non dobbiamo avvertire il peso ma il gusto di rincorrere. Sappiamo cosa vogliamo, uno scalatore in partenza non guarda la vetta ma metro dopo metro che è l’unico modo per arrivare in vetta. I ragazzi devono solo continuare a lavorare come stanno facendo. La partita di oggi era opposta a quella col Milan, per 70 minuti oggi c’è stato un senso di bellezza nel voler fare le cose”.

La prestazione c’è stata ma poi sono gli episodi che determinano le partite e i campionato. Un commento sull’episodio del rigore…
“Non voglio perdere concentrazione e tempo con cose che non posso controllare. Non vogliamo sentirci schiavi di certe situazioni e di presunti alibi. I numeri dicono che la prestazione c’è stata ma possiamo migliorare in tante cose. Ci ha dato fastidio prendere gol a pochi minuti dalla fine del primo tempo in un momento che in cui stavamo facendo bene. Vogliamo una linea difensiva che accetti l’uno contro uno, occorre modificare il modo di pensare che c’era precedentemente. Accetto quindi gli errori ma non pensare che sono gli episodi a determinare”.

È stato il Bologna a costringervi ad attaccare centralmente?
“Non avevamo Bonazzoli e c’era Verdi che veniva da un periodo di alcuni giorni di inattività. Questo ci ha dato la possibilità di esprimere un modo di stare in campo simile ma con caratteristiche diverse. Sono stati molto abili, avevano il compito di trovare gli spazi tra le linee, l’abbiamo fatto bene poi forse ci è mancato il passaggio finale e la decisione finale e per questo non abbiamo fatto male al Bologna. Loro giocavano con 5 difensori e l’ampiezza era coperta. Nel primo tempo abbiamo speso molte energie ma non volevamo concedere campo e tolti i primi 15 minuti abbiamo dato dei riferimenti precisi andando a giocare uomo contro uomo a tutto campo. Voglio questo coraggio e questa convinzione di fare le cose”.

Dove e come può migliorare ancora la Salernitana?
“Insieme abbiamo fatto otto allenamenti, i ragazzi sono stati straordinari nel capire tutto ciò che abbiamo portato di nuovo, comportamenti, mentalità, atteggiamenti, movimenti, sviluppo di gioco e fase di non possesso. Dobbiamo migliorare in tante cose ma in due settimane avete già visto un’identità e un certo tipo di fare calcio. Vedo nei ragazzi la voglia di fare qualcosa di importante. Ora ci aspetta una partita bella e importante. Senza guardare la classifica ma solo le ultime prestazioni ci rendiamo conto che abbiamo i mezzi per poter fare qualcosa”.

Bonazzoli?
“Si è allenato mezza settimana poi ha avuto un problemino. Vedremo in settimana, l’obiettivo è far crescere tutti. Se non c’è Bonazzoli ci sono altri”.

Un commento sui cambi, sia quello di Ranieri che i tre che poi hanno inciso sul gol?
“Non volevo prendere dei rischi visto che vogliono giocare sempre aggressivi. Rimanevano uomo su uomo sugli attaccanti del Bologna mentre Zortea aveva il compito di attaccare. Mousset è entrato bene e sono contento. Stavamo facendo bene anche prima dei cambi, per lettura degli spazi. Erano però giocatori che amano fare l’ultimo passaggio”.

Non pensa che le qualità di Djuric possano essere esaltate dalla presenza di una punta vera?
“Abbiamo cambiato molto tra Verdi, Kastanos e Ribery poi alla fine può diventare dispendioso ma siamo riusciti a tenere comunque alto il baricentro per molto tempo. Tutto il secondo tempo siamo stati nella metà campo avversaria. Non credo avremmo avuto dei vantaggi con calciatori diversi. La nostra strategia era cambiare le caratteristiche in corsa. Stavamo pensando anche a Mikael ma ha avuto alcuni problemi, anche se ha caratterisitche simili a Djuric”.