Il settore italiano del “food and beverage” nell’ultimo bimestre del 2016, dopo un anno di sostanziale stagnazione, inverte tendenza e per il 2017 Federalimentare prevede un fatturato di 135 miliardi. “La produzione alimentare, che su gennaio-ottobre navigava ancora su un +0,3% rispetto allo stesso periodo 2015, ha messo a segno in chiusura un +1,1%, che è il migliore incremento dal 2010. Una netta inversione di tendenza, dopo il deludente -0,6% con cui si era chiuso il 2015” commenta in una nota il presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia. E il 2017 “dovrebbe segnare per la prima volta variazioni positive per tutti e tre i grandi parametri congiunturali, non solo produzione ed export, ma anche vendite alimentari interne.
“Il fatturato 2017 di settore, dopo quattro anni di stagnazione a quota 132 miliardi (fenomeno senza precedenti sull’arco dell’intero dopoguerra), dovrebbe finalmente ripartire per raggiungere i 135 miliardi. Tale incremento sarà frutto di un aumento prossimo all’1% della produzione e da una accelerazione dei prezzi alla produzione attorno al +1,0% in media anno. L’export infine, in assenza di forti turbative internazionali, dovrebbe accelerare leggermente il trend 2016, per posizionarsi su un passo attorno al +5,0%. Sempre più vicino quindi l’obiettivo dei 50 miliardi di export che ci siamo dati per il 2020” spiega Scordamaglia.
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