Archivio di Stato: non si può svendere una struttura dal valore incalcolabile, se ne preservi il suo uso pubblico.

Sito web ufficiale della Fondazione dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Salerno

dall’associazione Memoria in Movimento riceviamo e pubblichiamo

Nel dicembre del 2015, il 19 per l’esattezza, fummo, come Associazione, tra i primi (se non i primi) a lanciare l’allarme sulla “alienazione” dell’Archivio di Stato da parte dell’Ente Provincia.

Da allora malgrado gli sforzi da noi fatti insieme a tanti (singoli cittadini, associazioni, Italia Nostra solo per citarne alcuni) oggi siamo di nuovo al punto di partenza.

Infatti nel prossimo consiglio provinciale del 29 p.v. è posto all’ordine del giorno il piano di alienazione della provincia, per il triennio 2017-2019, che comprende fra i beni alienabili anche l’Archivio di Stato.

Evidentemente il presidente Canfora sta dimostrando pubblicamente due grandi capacità:

  • la prima è indubiamente rappresentata dalla sua capacità di essere totalmente sordo e insensibile rispetto a un patrimonio fatto di storia, di cultura, di professionalità eccelse, e un patrimonio anche immobiliare che sarà SVENDUTO ma che ha al suo interno “chicche” architettoniche e storiche di un pregio e di un valore INCALCOLABILE (ma su questo la Sovraintendenza non ha nulla da dire?).
  • La seconda è una sua grande coerenza e testardaggine nel continuare in questa scellerata decisione. Peccato che questa capacità NON la applica per far funzionare al meglio l’ente che dovrebbe dirigere e che non riesce a “coprire” i compiti istituzionali come la rete viaria, la sicurezza e la messa a norma degli edifici scolastici. Un ente che è stato (come in tutta Italia) assassinato, a partire dalla cosiddetta Legge Del Rio, dagli esponenti governativi e partitici che lo stesso Canfora e la maggioranza che lo sostiene difende ed appoggia.

La nostra associazione non starà a guardare inerme e tenterà con i pochi mezzi che ha a disposizione a contrastare ancora una volta questa ulteriore dimostrazione di privatizzazione anche della storia e della cultura. L’Archivio di Stato è da salvare, perché solo così si salva ANCHE l’uso pubblico della struttura che lo ospita. Il manufatto che secondo Canfora è solo uno strumento per fare “cassa” e ripianare i debiti fatti dall’ente provincia su “mandato politico” dei governi è a nostro parere un “bene comune” e come tale deve rimanere.

Nelle prossime ore riconvocheremo le associazioni, i gruppi, i vari movimenti e anche le ooss del personale impiegato nell’archivio di stato per dare continuità ad un impegno e ad un percorso che iniziammo il 19/12/2015.

 


Scopri di più da Gazzetta di Salerno, il quotidiano on line di Salerno

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.