E’ stato presentato questa mattina, presso la sede della Camera di Commercio di via Allende, il “Gati”, primo disciplinare tecnico per la certificazione di qualità per il gelato artigianale.
Il documento, fortemente voluto dalla C.l.a.a.i. del presidente Gianfranco Ferrigno sulla scorta delle sollecitazioni ed indicazioni degli artigiani, e sviluppata da Rina Agroqualità, consentirà ai maestri gelatieri che dimostreranno che i loro prodotti sono in possesso dei requisiti richiesti dal disciplinare. “Gati” il cui logo si materializza in una mattonella da esporre nel punto vendita o in una vetrofania per le confezioni destinate ai consumatori.
Alla presentazione hanno partecipato anche numerosi maestri gelatieri.
«Questo è un percorso – ha detto il presidente della C.l.a.a.i Gianfranco Ferrigno – iniziato un po’ di tempo fa con la prima Festa del gelato artigianale che abbiamo organizzato. Due sono gli obiettivi che ci siamo prefissati: avere un disciplinare che consenta alle aziende di rendersi visibili in maniera qualificata e riuscire ad ottenere, dalla Regione Campania, un riconoscimento per le imprese artigianali perché, ormai, il termine artigianale può essere utilizzato da tutti e per tutto e stiamo dunque lavorando ad una disciplina che impedisca di utilizzare il termine “artigianale” tanto nei punti vendita quanto sul packaging, a chi non ha i requisiti per farlo. Vogliamo valorizzare il vero gelato artigianale e i maestri artigiani di questo settore».
A spiegare, più tecnicamente, i contenuti del disciplinare “Gati” è stato il responsabile Sviluppo Sud di Rina Agroqualità, Marcello De Simone. «Con questa certificazione di qualità da un lato si valorizzano le imprese ed i loro prodotti, dall’altro si forniscono sicurezze ai consumatori. Diversi sono i criteri di valutazione: dalla verifica dei fornitori e, di conseguenza, delle materie prime, al rispetto dei parametri di qualità dei prodotti e dei dosaggi per ogni tipologia di gelato, a tutti gli aspetti igienico-sanitari. Nel caso in cui dovessero essere riscontrate delle criticità l’impresa verrà invitata a mettersi in regola, pena la sospensione dal marchio».