Davanti al sagrato della parrocchia di Santa Maria a Mare nel rione Mercatello è stato piantato un albero speciale.
È un albero realizzato grazie alla laboriosità e alla creatività di tante donne, e dal calore di un filo colorato di lana.
Plasmato da chi ha fatto dell’’uncinetto la sua passione.
Un modo per combattere la solitudine e condividere momenti di spensieratezza e risate.
Punto dopo punto, maglia dopo maglia, è stato innalzato un albero di 6,50 metri di altezza, per una larghezza di due metri. È composto da 1200 quadrati, le classiche mattonelle con cui le nostre nonne creavano coperte.
Al progetto hanno lavorato ben 24 donne dai 50 ai 90 ’anni.
Sono stati utilizzati ben 12 kg di lana, durante 2 mesi di lavorazione.
Il tutto è partito da un’idea e dall’ entusiasmo del parroco Don Gerardo Albano e delle donne della comunità, pronte a mettere il loro tempo a disposizione di qualcosa di diverso che potesse unire.
Venerdì 8 dicembre , dopo la Santa Messa delle 18,00, si accenderanno con le luci dell’’albero le speranze, i desideri e la voglia di trascorrere un Natale sereno.
Inaugurerà l’accensione dell’albero la Vicesindaco Paki Memoli con tutta la comunità.
Un filo unisce, un filo crea esperienze nuove che vale la pena di condividere
Quel piccolo grande miracolo di Natale.
Cosa si mette sotto l’albero? Ad una domanda ovvia segue di solito una risposta ancora più ovvia, un regalo, un pensiero, qualcosa che riscaldi il cuore delle persone a cui vogliamo bene. Cerchiamo di non fare la corsa ai regali dell’’ultimo minuto, ogni volta vogliamo un regalo che sia pensato.
Qualcosa che faccia capire alla persona a cui lo doniamo, che i nostri pensieri erano per lei.
A volte, però, i regali non contano, non conta quanto tempo abbiamo impiegato per comprarli, il colore della carta con cui li ’abbiamo impacchettati, il nastro che abbiamo scelto, che fosse un regalo sostenibile o tecnologico o l’ultimo giocattolo alla moda. Contano di più le persone riunite intorno all’albero e non quello che c’è sotto.
Conta il tempo trascorso insieme, perché la cosa più importante che si può regalare è il tempo.
Con il proprio tempo si regala un pezzo di se stessi.
Eccolo il piccolo grande miracolo di Natale, tutto parte da un sogno, da un progetto che ha incontrato qualcuno che ci ha creduto.
Giorgia Auletta