«Su 8mila Comuni italiani, 6mila hanno popolazione inferiore ai 5.000 abitanti – spiega Saggese – Questi Comuni non sono soltanto una priorità dal punto di vista numerico, ma rappresentano, nel quadro nazionale, una realtà molto importante e dinamica. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo assistito a una costante decrescita delle risorse messe loro a disposizione, sia a causa dei tagli ai trasferimenti statali, sia a causa della costante migrazione che impoverisce il tessuto economico ma ancor di più quello sociale. Sono molti i casi, inoltre, in cui nei piccoli Comuni non sono garantiti e assicurati i servizi essenziali». Da qui l’importanza del provvedimento adottato: «L’obiettivo che questo disegno di legge si pone è sicuramente apprezzabile – continua la senatrice – e si aggiunge agli altri provvedimenti che in questo periodo sono stati messi in campo a favore delle piccole Comunità e della costruzione di un sistema che miri a creare le condizioni perché i nostri giovani possano continuare a vivere dignitosamente nei piccoli paesi e nei luoghi dove sono nati. Penso che il cambiamento epocale di questo disegno di legge – sottolinea – stia proprio nell’acquisizione della consapevolezza dell’importanza di questo passaggio».
Il testo istituisce, tra l’altro, un fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli centri, con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2017 e 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023. «Ben venga l’istituzione del fondo, le cui risorse forse saranno poche – aggiunge la senatrice Saggese – ma rappresentano un primo passo. Cominciamo così ad agevolare le iniziative economiche e commerciali dei piccoli imprenditori che vivono in quei Comuni e che molto spesso sono veramente sopraffatti e soffocati. È importante evidenziare, tra le priorità del fondo, anche il recupero e la riqualificazione urbana dei centri storici, dei terreni, degli edifici in stato di abbandono».