“Tangentopoli fu un fenomeno imprevedibile”. Le riflessioni del professor Andrea Marino a “La Congrega Letteraria” di Vietri Sul Mare.

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“Tangentopoli è stato un fenomeno imprevedibile: nessuno avrebbe mai potuto prevedere che, a seguito della nascita di questo evento storico, il 17 febbraio del 1992,  ci sarebbe stata una  profonda crisi del sistema politico; una imprevedibilità che travolse tutti,  o almeno alcuni dei protagonisti della politica di quegli anni”.  A raccontare le vicende che  portarono all’avvio di Tangentopoli è stato il professor Andrea Marino, docente di Storia Contemporanea presso l’Università di Salerno, Consigliere Comunale a Pellezzano, con deleghe alla Cultura, Innovazione Tecnologica, Viabilità ed Attività Produttive, in occasione della presentazione del suo saggio storico “L’imprevedibile 1992.Tangentopoli: rivoluzione morale o conflitto di potere?”, edito da “Viella Editrice”, organizzata nell’Aula Consiliare del Comune di Vietri sul Mare  dall’associazione culturale “La Congrega Letteraria” di Vietri sul Mare, diretta da Antonio Gazia e Alfonso Vincenzo Mauro,  in collaborazione con il Comune di Vietri Sul Mare, nella persona del Sindaco Giovanni De Simone, con la “Pro Loco di Vietri sul Mare”, presieduta da Cosmo Di Mauro,  e della libreria “Imagine’s Book” di Salerno.    Dopo i saluti del Sindaco  Giovanni de Simone e del Consigliere Comunale con Delega alla Cultura Annalaura Raimondi , ad introdurre il libro è stato il dottor Vincenzo Pedace, Dottore di Ricerca in Studi Storici presso l’Università degli Studi di Salerno, che ha analizzato la struttura del libro e parlato dell’interpretazione innovativa di questo periodo storico:” Marino spiega che tangentopoli nasce non solo perché ci sono stati: il crollo del Muro di Berlino, l’attacco della mafia allo Stato, e una serie di scandali ripetuti negli anni, ma si manifesta anche perché,    in quel momento storico, stava cambiando la società: stavano cambiando la magistratura, i media, l’imprenditoria. Con la nuova Repubblica assistiamo alla chiusura di una fase storica del nostro Paese che vive il crollo dei partiti che non esisteranno più per come li conoscevamo”. Il professor Andrea Marino ha spiegato l’imprevedibilità di  questo evento storico:” Imprevedibile perché nessuno immaginava ciò che sarebbe successo: nell’agosto del 1991 Craxi, Andreotti e Forlani, il cosiddetto CAF, si incontrarono per decidere quali sarebbero stati  i  loro futuri destini e come avrebbero governato il Paese dopo le elezioni: l’idea sostanziale era che, allo scioglimento delle Camere ,  Craxi sarebbe stato il nuovo Presidente del Consiglio e uno tra Andreotti e Forlani sarebbe diventato Presidente della Repubblica. Nessuno nel mondo degli intellettuali, del giornalismo e anche delle forze politiche, faceva   previsioni differenti”.  Lo storico Marino ha spiegato come cambiò la politica dopo tangentopoli:” Cambiò il modo di intendere la politica come primato sulla società: in quegli anni prevalse l’idea che i politici, incompetenti, avevano portato il Paese a quel punto e che quindi era necessario affidare la politica a persone competenti: i tecnici. Per la prima volta nella storia d’Italia viene nominato Presidente del Consiglio un non parlamentare, un tecnico: Ciampi, che era il Governatore della Banca D’Italia. Si passa da una società politicizzata al mito dei tecnici. Nel giro di pochi mesi finisce, con il lancio delle monetine a Craxi, l’immagine del potere politico”. Marino ha anche delineato la figura di  Antonio Di Pietro:” Un magistrato fuori contesto che nella precedente epoca e  con la precedente magistratura non sarebbe neanche arrivato a fare il magistrato: era un personaggio ambizioso, che non rispondeva a nessuno schema politico e che alla Procura di  Milano era  marginalizzato, tanto che quando  gli arrivò la denuncia che diede avvio a tangentopoli disse che quell’ inchiesta sarebbe stata una delle ultime che avrebbe seguito: neanche lui immaginava ciò che sarebbe successo”.    Secondo Marino che ha raccontato anche dell’avvento di Silvio Berlusconi che a sorpresa sbaragliò il progetto del PDS, tangentopoli per molti rappresentò un’opportunità:” Per il mondo dei media, per l’imprenditoria, per la politica, che colgono in questo momento un’occasione”. Purtroppo tangentopoli è ancora attuale:” La corruzione c’era prima e c’è anche oggi: nulla è cambiato”. (Foto di Alfonso Vincenzo Mauro).

Aniello Palumbo