Salernitana, le ultime 48 ore.

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48 ore era il titolo di un film di inizio anni 80 con Nick Nolte ed Eddie Murphy che sbancò i botteghini, tanto che ne fu girato il sequel (Ancora 48 ore). 48 ore sono quelle che ha la Salernitana per non sparire, per evitare di scrivere la pagina più triste della secolare storia granata. Si deciderà nelle segrete stanze dei trustee e non sul rettangolo verde il futuro della Salernitana, ultima in classifica ma con speranze di agganciare la salvezza con un adeguato mercato di gennaio. Eppure, purtroppo, parlare di calcio giocato, di innesti e finanche del rinvio della partita di Udine con annesso ricorso affidato all’avvocato Edoardo Chiacchio sembra quasi anacronistico. C’è una società da vendere in due giorni, una passione popolare da salvaguardare e una credibilità da ritrovare dopo sette mesi trascorsi tra comunicati, minacce di querela, smentite, personaggi a caccia di pubblicità e la continua contestazione del pubblico nei confronti della vecchia proprietà e dell’attuale direzione sportiva. La domanda è sempre la stessa: ci sono persone interessate a rilevare il club? Ieri sera, dalle 19, telefoni spenti, perennemente occupati o risposte vaghe. Una sorta di silenzio stampa che, in fondo, lascia presagire che qualcosa si stia muovendo.

Nelle ultime ore il gruppo Implenia si è defilato. Al netto di una smentita di rito e nemmeno ufficiale affidata ad email private inviate a pochissimi organi di stampa locali, l’azienda svizzera aveva pensato seriamente di investire nella Salernitana, forte anche dell’approvazione del Governatore della Campania Vincenzo De Luca. L’idea era quella di sborsare una cifra vicina ai 25 milioni di euro, con il ritorno di Fabrizio Castori in panchina e un nuovo direttore sportivo (Walter Sabatini?). Al momento di versare la caparra del 5% prevista dal trust, tuttavia, ci sarebbe stato un ripensamento.

In queste ore alcuni personaggi si sono esposti in una diretta facebook che ha spopolato a Salerno, con decine di migliaia di click e un tam tam mediatico senza precedenti. Il signor Sandro Costabile, professionista italiano che lavora in Svizzera, si era lasciato andare ad alcune rivelazioni parlando di mercato importante, sondaggio per Gattuso e investimenti milionari senza, però, avere ruoli ed incarichi ufficiali nell’Implenia. Tutto chiarito con una lettera di scuse e chiarimenti inviata ai più seguiti organi di informazione il giorno successivo anche per tutelare l’immagine di alcuni giornalisti tirati ingiustamente in ballo sui social e che si sono limitati a raccogliere una testimonianza ribadendo che la fonte della notizia fosse diversa. Resta in gioco una cordata lussemburghese capeggiata dall’imprenditore italiano Francesco Di Silvio, mentre a Salerno si sono mossi alcuni imprenditori disposti a versare 15 milioni di euro coinvolgendo, nel tempo, altri professionisti salernitani che hanno dato ampia disponibilità. Si era parlato anche di fondi americani e di una trattativa segreta condotta sotto traccia, ma non sono arrivate conferme ufficiali. “Ci sono tre offerte, stanno valutando. Speriamo e aspettiamo” l’unica frase del ds Fabiani, apparso meno pessimista di qualche giorno fa ma comunque pronto a rassegnare le dimissioni in caso di cessione.

Infine c’è l’iniziativa di due professionisti salernitani (il notaio Orlando e l’avvocato Tedesco) che, il prossimo 31 dicembre, depositerebbero un’offerta presumibilmente simbolica per tentare di salvare il titolo sportivo e rivendere il club in tempi brevi al prezzo d’acquisto evitando i tanti cavilli imposti dai trustee. Che, beninteso, non hanno obbligo di cedere. Paradossalmente, dunque, la Salernitana potrebbe ripartire dalla D o dalla C con Lotito e Mezzaroma al timone e i beni materiali in loro possesso. Scenario che, già oggi, sta spingendo centinaia di tifosi ad organizzare una protesta ufficiale. L’unica voce fuori dal coro che predica ottimismo è quella di Edoardo Stanchi, amministratore delegato della Platinum Square in ottimi rapporti con Lotito che, in una intervista rilasciata pochi giorni fa, intese sbilanciarsi: “Confermo l’offerta di Di Silvio, ci sono 2-3 situazioni interessanti e una trattativa così complessa non si poteva chiudere in poche settimane. Posso dire che la Salernitana proseguirà il suo percorso in serie A e che non sono vere le voci di un Lotito restio a cedere”. Altre 48 ore per rendere più sereno il brindisi di Capodanno. Altrimenti lo champagne rischia di essere molto molto amaro.