La tempestività nel trattamento della frattura del femore, tramite intervento chirurgico, risulta cruciale nel paziente anziano poiché riduce il rischio di mortalità e di disabilità.
Il Piano Nazionale Esiti dell’AGENAS, che analizza le capacità delle strutture sanitarie di intervenire chirurgicamente entro 2 giorni dall’arrivo in ospedale con tale frattura per i pazienti di età superiore ai 65 anni, indica l’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno come una delle più significative realtà nazionali in termini di risultati conseguiti.
Da oggi il progetto femore si avvale di un ulteriore modello innovativo: l’ortogeriatria. I pazienti anziani con frattura del femore saranno, infatti, seguiti anche da un medico internista, l’ortogeriatra, che contribuirà a consolidare i livelli qualitativi dell’assistenza con un ulteriore miglioramento degli esiti.
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