Istat, III trimestre 2017 rapporto deficit-Pil al 2,1%, pressione fiscale al 40,3%.

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I Conti delle Amministrazioni pubbliche (AP), delle Famiglie e delle Società, sono elaborati in milioni di euro a prezzi correnti e sono parte dei Conti trimestrali dei settori istituzionali. I dati relativi alle AP sono commentati in forma grezza, mentre quelli relativi alle Famiglie e alle Società in forma destagionalizzata.

Nel terzo trimestre del 2017 l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari al 2,1%, con un miglioramento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2016 (quando era stato del 2,4%).

Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,2% (1,4% nel terzo trimestre del 2016).

Il saldo corrente delle AP è stato anch’esso positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,3% (0,6% nel terzo trimestre del 2016).

La pressione fiscale è stata pari al 40,3%, in riduzione di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,2%. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è aumentata di 0,5 punti percentuali, salendo all’8,2%.

A fronte di una diminuzione dello 0,1% del deflatore implicito dei consumi, il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto rispetto al trimestre precedente dello 0,8%.

La quota di profitto delle società non finanziarie è risultata pari al 41,3%, diminuendo di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento, pari al 20,7%, è aumentato di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente


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