Torna la tradizione della calza che viene appesa praticamente nella metà delle case (48 per cento) mentre una minoranza del 7 per cento preferisce altri regali. E’ quanto emerge da una elaborazione Coldiretti/Ixe’ in occasione dell’Epifania.
”La spinta verso regali utili dettata dalle difficoltà economiche contagia anche la Befana e nella calza – sottolinea la Coldiretti – tornano insieme ai dolciumi anche fichi e prugne secche, nocciole, noci e soprattutto biscotti fatti in casa.
La crescente attenzione al risparmio e all’alimentazione dei bambini ha cambiato dunque il contenuto delle calze “appese” al camino dalla simpatica vecchietta che in passato ai più “discoli” regalava solo aglio, peperoncino, patate e carbone vero.
Con un terzo dei bambini italiani obesi o in sovrappeso nelle case si tende a sostituire con cibi naturali – continua l’organizzazione agricola – caramelle, cioccolate, gomme da masticare e bon-bon per i bambini “buoni” e carbone dolce per quelli “cattivi”.
Tornano i prodotti naturali dunque a simboleggiare – ricorda Coldiretti – il significato della ricorrenza che, nell’antichità celebrava la morte e la rinascita della natura dopo il solstizio invernale. Si narra infatti – conclude la Coldiretti – che, durante questa notte Madre Natura, esausta per le energie spese durante tutto l’anno, si trasformava in una buona vecchina che, dopo aver consegnato i doni, simbolo di una nuova semina, era pronta a farsi bruciare per far rinascere dalle sue ceneri una luna nuova rappresentata da una giovane Natura”.
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