Una diecina di appuntamenti per riflettere su persecuzioni, sopraffazione e violenze del Novecento. In campo Comuni, Istituzioni, studiosi e scuole. Così Eboli e Campagna si preparano alla celebrazione del Giorno della memoria, che in questo anno sarà scandito attraverso un periodo di circa tre mesi e con una serie di appuntamenti di riflessione. Gli eventi sono stati presentati questa mattina nell’aula consiliare di Eboli dal sindaco, Massimo Cariello, insieme con il vicesindaco di Campagna, Maria Santoro, i responsabili del Museo Palatucci di Campagna e del museo MOA di Eboli, Marcello Naimoli e Giuseppe Fresolone, e Noemi Manna. La collaborazione tra MOA e Museo Palatucci è stata sottolineata da Giuseppe Fresolone: «Per il quarto anno siamo fianco a fianco in questa occasione, questo ci consente di alzare l’asticella ed arricchire il dibattito».
Presso i due musei sono previsti appuntamenti di grande richiamo, come ha annunciato il direttore del Museo Palatucci, Marcello Naimoli: «Avremo studiosi, testimonianze e coinvolgeremo scuole ed associazioni».
Molto attesa la presenza, presso il MOA, di Lorenza Mazzetti e della sua testimonianza. «Sarà un appuntamento suggestivo e significativo – ha detto Noemi Manna, curatrice dell’evento e membro di Mo’Art -. Abbiamo scandito gli eventi sia per le scuole, sia per il pubblico, garantendo a tutti momenti di riflessione». In campo saranno anche i Comuni di Eboli e Campagna, le cui amministrazioni comunali da anni collaborano su questa iniziativa. «La collaborazione tra i nostri Comuni contribuisce alla crescita anno dopo anno di questo appuntamento – ha spiegato il vicesindaco di Campagna, Maria Santoro -. Campagna è un luogo simbolo e conosciamo l’importanza della memoria per disegnare il futuro».
Sul valore delle testimonianze si è soffermata l’assessore Anna Senatore: «Le testimonianze che avremo sono un bene prezioso, perché ci avvicinano al vissuto delle vittime». Allarga l’orizzonte il sindaco di Eboli, Massimo Cariello: «Questo appuntamento indica una strada culturale e garantisce attenzione e presenze al nostro territorio. E’ anche esempio di una rete fondamentale per garantire studio e riflessione, perché coinvolge Comuni, Istituzioni e studenti. La conoscenza dei drammi che ha vissuto l’umanità è fondamentale per combattere le tante shoah ancora presenti nel mondo e che possono essere contrastate solo con la sensibilizzazione diffusa».
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