Restaurata la porta laterale del Duomo di Salerno grazie alla” Fondazione Copernico” e alla “Fondazione Vito Di Canto”.  

“Io sono la porta delle pecore, chi entra attraverso di me, sarà salvato”.  La porta  che è segno di Cristo, è sempre segno d’incontri, di rapporti”. Con queste parole, il Vescovo di Salerno, Monsignor Andrea Bellandi ha voluto sottolineare  l’importanza del restauro effettuato sulla grande porta in legno della Cattedrale attraverso la quale, uscendo dal   quadriportico, si arriva  direttamente su Via Roberto il Guiscardo, dove ha la sua sede la “ Curia Arcivescovile  della Diocesi di Salerno”. Da quella porta è entrato l’Arcivescovo, Monsignor Bellandi, che l’ha benedetta, sia dall’interno, sia dall’esterno, prima di esprimere una parola di preghiera. La porta è  stata finalmente restituita alla città e in particolare   alla comunità parrocchiale del Duomo di Salerno,  grazie al restauro finanziato  dalla “Fondazione Copernico “, presieduta dal dottor Antonio Piluso,  con il contributo della  “Fondazione Vito Di Canto “ che è sempre vicina alle esigenze del territorio come ha spiegato il Presidente  Donato Di Canto :  “Teniamo molto al territorio : la nostra Fondazione,  che è dedicata a mio padre, associata alla “Fondazione Copernico”,  è nata proprio per dare un contributo a questo  territorio  a cui teniamo in modo particolare; con le nostre attività lo abbiamo dimostrato nel tempo. E’ importante dare il giusto merito a questo territorio e  a questa città che sta crescendo sempre più:  vogliamo dare il nostro contributo a questa crescita “. Il dottor Vito di Canto, ideatore della Fondazione, ha annunciato che ci saranno  futuri progetti insieme alla “Fondazione Copernico” :” Ci saranno  delle importanti novità che comunicheremo a breve! La nostra  testata giornalistica “La Città”   avrà  anche un risvolto di natura sociale sul territorio ”.  Il dottor Antonio Piluso  ha ricordato le finalità della “Fondazione Copernico:”  E’ una Fondazione di partecipazione, nata nel 2016:  è “aperta” alla partecipazione di soggetti sia pubblici sia privati e si pone al servizio dell’innovazione sociale come potenziale promotore di un cambiamento sostenibile, pertinente e pratico, prestando particolare attenzione a supportare il superamento del modello tradizionale di welfare che impone nuove strategie e nuovi progetti per il futuro”. Don Antonio Pisani, Direttore dell’Ufficio dei Beni  Culturali della Diocesi, ha ringraziato Monsignor Bellandi che ha fortemente voluto che si realizzasse il restauro della porta:” Il Vescovo è la porta attraverso la quale si entra nel grande mistero della Chiesa”. La porta settecentesca, in legno di castagno, che era chiusa da anni, è stata restaurata dal “Centro Restauro   Vassallo” di Montecorvino Rovella, sotto l’alta sorveglianza della Sovrintendenza di Salerno come hanno  spiegato Alessio e Antonio Vassallo:”  Nel rispetto della “Carta del Restauro” abbiamo cercato di riportare la porta al suo stato originario :  il legno era completamente degradato. Abbiamo fatto un lavoro sia  strutturale,  sia in patina, per poter nutrire il legno e riportarlo alla  sua essenza originale”. All’inaugurazione della porta restaurata ha partecipato anche Don Michele Pecoraro, parroco del Duomo che ha ricordato che: ”La porta di una chiesa rappresenta l’ingresso nel cuore di Dio”. Tra i presenti il Vicario Generale don Alfonso Raimo; Don Pietro Rescigno,  Parroco della Chiesa di San Domenico;  il Vicepresidente della Fondazione Copernico , l’avvocato  Nicola Scarpa;  la Consigliera  d’Indirizzo, la dottoressa Emanuela Spalice Caggiano: l’avvocato  Antonio Larocca,  L’avvocato Lucia Siniscalco e il dottor  Fabrizio Moscati.

Aniello Palumbo