I volti delle donne del mondo fotografati da Brunello D’Urso al “Club Inner Wheel Salerno Carf”.

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Targago è il nuovo servizio di Autostrade per l’Italia, potrai pagare i pedaggi sulla Tangenziale di Napoli tramite lettura della targa, passando nell’apposita corsia gialla al casello.
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Studio di dermatologia e medicina estetica della dottoressa Alessia Maiorino a Salerno

“Nei volti delle donne è racchiusa tutta l’influenza culturale, religiosa; l’etnia, gli usi e i costumi di un popolo, di un Paese”. A raccontare le donne del mondo è stato il dottor Brunello D’Urso, broncopneumologo (per anni ha lavorato all’Ospedale San Leonardo di Salerno), che ama fotografare e, soprattutto, viaggiare: “Sono un viaggiatore, non un turista” ha chiarito il dottor D’Urso durante la presentazione del suo reportage fotografico “In giro per il mondo. Volti di donne, usi, costumi e tradizioni”, al “Circolo Canottieri Irno” di Salerno, nell’incontro organizzato dal “Club Inner Wheel Salerno Carf”, presieduto dalla professoressa Pierina De Giorgi Lerose, che in prossimità della “Festa delle Donne”  ha voluto organizzare una serata dedicata alle donne: “Vogliamo far vedere la policromia dei volti delle donne: soprattutto di quelle donne lontane da noi per tradizioni, usi e costumi: per creare dei ponti di pensiero, di modo di essere e di vivere”.

I volti delle donne caratterizzano le foto del dottor D’Urso. Donne di vari continenti, soprattutto dei paesi del terzo e quarto mondo: Bangladesh, Pakistan, Afghanistan, Iran, Yemen, Camerun, Gabon, Nigeria, Sudan, Mali.  Donne musulmane con il chador, con il burka, con il niqāb, con l’hijab; donne Masai, donne pigmee, donne aborigene australiane, donne completamente rasate, donne con Il piattello labiale:” Una pratica di modifica decorativa del corpo usata tradizionalmente da alcuni popoli africani che prevede il piercing del labbro o del lobo dell’orecchio e la successiva dilatazione attraverso l’inserimento di un disco di legno o terracotta, di dimensioni man mano più grandi.  Quando mangiano lo tolgono, ma il labbro inferiore rimane pendulo”. Le foto del dottor Brunello D’Urso, sono una trasposizione fotografica di una passione che ha sempre stimolato la sua creatività:” Cerco sempre nei miei viaggi di tipo antropologico – culturale di catturare l’autenticità di un popolo, di un Paese: nelle mie foto cerco di fermare un’emozione, una scena, ma anche di raccontare l’emozione del viaggio”. Attraverso le immagini di oltre ottanta volti di donne, estrapolate dalle sue oltre dodicimila diapositive catalogate in anni di viaggi, il dottor D’Urso, che ama fotografare anche i paesaggi, i panorami di un Paese, ha raccontato l’evoluzione delle donne, la loro autonomia, il livello culturale ed economico del loro Paese:” Sul volto di queste donne c’è tutto il loro vissuto” – ha spiegato D’Urso – “ Dalle caratteristiche somatiche di una donna, ma anche dal loro abbigliamento, che dipende dalla loro disponibilità economica, si può comprendere la provenienza di una donna.  Al di la   dell’elemento etnico- antropologico ci sono fattezze, gestualità, comportamenti, che possono determinarne la provenienza: ci sono condizionamenti atavici, radicati, di un popolo, di una tribù, di una etnia”. Foto a colori: suggestive, emozionanti. Foto che catturano un attimo, uno sguardo, un gesto. Foto a volte scattate di nascosto, quasi rubate:” Ho avuto anche dei problemi: una volta mi hanno sequestrato il rullino della macchina fotografica”. È intervenuto il professor Massimo Corsale, saggista, sociologo, scrittore e professore universitario, che ha approfondito il discorso delle diversità culturali, etniche e religiose dei vari popoli:” Rispetto ad alcune foto che risalgono ad alcuni anni fa, possiamo dire che oggi c’è stata una certa omologazione e le abitudini stanno continuando a cambiare: in alcuni paesi del mondo c’è stato però un arretramento culturale. l’Islam ha conquistato territori che erano più avanzati culturalmente e che con l’imposizione dei costumi islamici si sono trovati ad arretrare culturalmente. Tutta la storia del mondo è una storia di invasioni, sopraffazioni, conversioni e cambiamenti culturali che però non cancella le tracce del preesistente”.  Presente la Presidente Nazionale dell’Inner Wheel Italia, la professoressa Maria Andria Pietrofeso, che ha ricordato la presenza dei Club Inner Wheel in ogni parte del mondo:” L’Inner Wheel è un’associazione che si è sempre aperta al mondo: ha sempre cercato di capire le diverse culture e di superare le diversità etniche, religiose e culturali. Le donne sono la guida del mondo e noi donne dell’Inner Wheel siamo “Costruttori di Pace”: abbiamo avviato dei progetti per costruire dei ponti di pace con i paesi che sono in guerra. Stiamo creando relazioni e convergenze con le socie di altri Paesi di cultura, etnia e religioni diverse per diffondere la cultura della Pace nel mondo: abbiamo anche organizzato un incontro sulla Pace con uno dei massimi esponenti della Comunità di Sant’Egidio, con la quale stiamo collaborando, e, a novembre, siamo state ricevute da Papa Francesco”.

Aniello Palumbo