Premio internazionale Scuola Medica Salernitana per la Legalità ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine di Salerno. Don Aniello Manganiello:” Per combattere la camorra bisogna sporcarsi le mani!”.

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La comunità civile e religiosa ha perso la motivazione al riscatto, la voglia di lottare insieme: c’è un calo della legalità! C’è bisogno di lavorare sulla coesione. È necessario mettersi insieme, lavorare insieme, fare alleanza: parrocchie, scuole, famiglie, istituzioni. È questa la strada da seguire per contrastare la criminalità organizzata. Per combattere la camorra bisogna stare sul territorio, “sporcarsi le mani”, dare delle risposte, e non scriverne soltanto, seduti ad una scrivania, come ci hanno abituato in tanti: non serve a niente”. Sono le parole pronunciate con forza e determinazione da Don Aniello Manganiello, il sessantanovenne Parroco del Rione Don Guanella a Scampia, in occasione della consegna, sabato mattina, nel Salone Bottiglieri della Provincia di Salerno, delle “Gran Croci al Merito” ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine di Salerno che ogni giorno proteggono la nostra città e la nostra Provincia e la difendono dalla criminalità organizzata.  Il prestigioso riconoscimento che ogni anno viene assegnato nell’ambito del “Premio Internazionale Scuola Medica Salernitana”,  ai personaggi illustri del nostro territorio che si sono distinti nei rispettivi campi di attività, dando lustro alla nostra città, è stato consegnato al Questore di Salerno Giancarlo Conticchio; al Comandante Provinciale dei Carabinieri di Salerno, il Colonnello Filippo Melchiorre;  al Generale Oriol De Luca,  Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno; al  Capitano di Vascello  Attilio Maria Daconto, Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno. Le “Gran Croci al Merito” sono state consegnate anche all’ingegner Andrea Prete, Presidente della Camera di Commercio di Salerno, rappresentato dal Vicepresidente, il dottor Giuseppe Gallo, e agli illustri relatori che hanno approfondito il tema della legalità: al Capitano dei Carabinieri in congedo Giuseppe Iatomasi; all’editore napoletano Rosario Esposito La Rossa; allo scrittore Marco Pirone; a Don Aniello Manganiello, Parroco di Scampia, e al giornalista e scrittore Gabriele Bojano che ha anche moderato l’incontro.

Definito “coraggioso prete di frontiera”, Don Aniello Manganiello dal 1994 al 2010 ha portato avanti un progetto di riscatto della gente di Scampia, e pur subendo numerose minacce di morte dalla camorra, non ha mai viaggiato con la scorta. Nel 2010 viene trasferito da Scampia, ma dopo varie e insistenti richieste ai suoi superiori, nel 2020 è tornato nel suo quartiere:” Sono stato sempre innamorato di quel territorio: dal primo ottobre di quest’anno sono stato nominato nuovamente parroco di Scampia, nel Rione Don Guanella”. Don Aniello ha ricordato la drammatica situazione di Napoli:” Abbiamo il 70% di disoccupazione giovanile e tantissimi giovani finiscono nelle fauci della camorra che nei nostri territori fa da ammortizzatore sociale. Napoli è al primo posto per quanto riguarda la dispersione scolastica, i diplomati e i laureati vanno via: al Nord o all’estero”. Manganiello ha ricordato anche di aver fondato l’Associazione Sportiva Dilettantistica Oratorio Don Guanella di Napoli e di aver fondato l’associazione “Ultimi contro le mafie e per la legalità”, presieduta dal giornalista salernitano Andrea Manzi. “Bisogna impegnarsi ogni giorno per rendere la nostra società migliore!” ha affermato Don Aniello quando ha ricevuto la “Gran Croce al Merito” dalle mani del professor Pio Vicinanza, Rettore UNIPOM, presidente dell’associazione “Nuova Scuola Medica Salernitana, e dal Preside dell’UNIPOSM, il professor Carlo Montinaro che hanno organizzato l’evento con il contributo dei i vicepresidenti: i Magister Giuseppe Carabetta e Lucio Ronca. Dopo i saluti istituzionali dell’Assessore Provinciale Giovanni Guzzo che ha portato i saluti del Presidente della Provincia Franco Alfieri, e degli onorevoli Tino Iannuzzi e Guido Milanese, ad introdurre i relatori, raccontando le loro storie, è stato il Magistrato della Corte dei Conti Ernesto Gargano, Presidente di Sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Salerno.  Il dottor Pio Vicinanza, ha spiegato che l’evento dedicato alla legalità  apre ufficialmente la XXIV edizione delle “Giornate della Scuola Medica Salernitana”:” Fino al venticinque novembre, festa di Santa Caterina Alessandrina Patrona della Scuola Medica Salernitana ,giorno in cui sarà organizzato, presso il “Salone dei Marmi” del Comune di Salerno,  il “Premio Internazionale della Scuola Medica Salernitana”, dedicato alla scienza, alla medicina e alla cultura, saranno organizzati vari eventi tra i quali: il concerto di beneficenza di sabato 14 ottobre nella chiesa di San Giorgio in Via Duomo e le Giornate Pediatriche, che vedranno protagonisti i medici del territorio”. Il professor Vicinanza ha anche annunciato che il 25 novembre sarà presentato un video inedito dedicato alla “Scuola Medica Salernitana”:” Sarà sottotitolato anche in inglese e sarà presentato all’UNESCO affinché la “Scuola Medica Salernitana” possa essere inserita nella lista dei “Beni Immateriali Culturali dell’UNESCO”. Il Preside dell’UNIPOSMS il professor Carlo Montinaro ha definito i relatori eroi:” Si impegnano continuamente a combattere la criminalità” e ricordato che l’Università Nuova Scuola Medica Salernitana è impegnata anche a diffondere la cultura: “Coinvolgiamo, da circa dieci anni, le scuole in tante iniziative culturali perché la cultura ci consente di trasmettere il nostro pensiero: voi giovani siete eredi di questa cultura che non deve andare perduta”.  Tanti erano gli alunni delle scuole salernitane che hanno partecipato alla manifestazione: quelli dell’Istituto Alfano I, del Liceo Da Procida, dell’Istituto Genovesi – Da Vinci e dell’Istituto Alberghiero Virtuoso che hanno curato l’accoglienza dei partecipanti. La colonna sonora dell’evento è stata affidata al coro di clarinetti dell’Alfano I diretta dal maestro Giuseppe Genovese. L’editore napoletano Rosario Esposito La Rossa, nominato Cavaliere della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella, ha raccontato di aver aperto una libreria” La Scugnizzeria”, la prima nell’Area Nord di Napoli”:” Sono nato in un quartiere dove venivano ammazzate 144 persone l’anno di cui 17 erano vittime innocenti, come mio cugino Antonio Landieri, un ragazzo disabile di 25 anni, ucciso per errore a Scampia. Dopo la sua morte, insieme a un gruppo di scugnizzi abbiamo aperto la libreria a Scampia: da scugnizzi ci siamo trasformati in “Spacciatori di Libri” che è il titolo del mio libro. Dove prima si vendeva la droga, oggi si spacciano libri. Nel 2010 ho aperto a Scampia anche una casa editrice: la “Marotta&Cafiero” capace di pubblicare autori del calibro di Stephen King e Daniel Pennac e i libri di quattro premi Nobel per la Letteratura. Siamo riusciti a creare un piccolo polo culturale sul nostro territorio dando lavoro a dieci giovani del territorio, di cui due diversamente abili. Le opportunità sono anche sotto casa nostra!”. La Rossa ha raccontato di essere sposato con Maddalena Stornaiuolo, attrice, regista e fondatrice della scuola di recitazione “La Scugnizzeria”, che interpreta l’agente di polizia dell’IPM (Istituto di Pena Minorile), nella serie televisiva “Mare Fuori”:” Vi posso assicurare che le fiction non sparano: spesso non sono un esempio positivo, ma la realtà è molto peggio delle fiction”. Lo scrittore Marco Pirone, autore del libro “Occhi lucidi- Nascere a Scampia”, ex tossicodipendente del Rione Don Guanella, è uscito dalla dipendenza dalla droga anche grazie a Don Aniello Manganiello: “Oggi sono papà di due magnifici ragazzi e lavoro come macchinista dei treni della Regione Campania. Sono cresciuto a Scampia e mi sono perso nella droga, ma sono rinato: bisogna avere paura della droga, dell’alcol e di tutte le dipendenze. Io ho cominciato quasi per gioco, fumando uno spinello, e poi sono andato sempre oltre, per non fare la figura del fessacchiotto con i miei amici: ma i fessacchiotti sono loro che attraverso le droghe vogliono   nascondere le loro ansie, le loro insicurezze e i loro problemi. Se avete dei problemi, se avete delle difficoltà nella vita, non dovete mai arrendervi: se qualcuno vuole mettervi i bastoni tra le ruote, voi quei bastoni dovete spezzarli”. Invitato dal giornalista Bojano è intervenuto anche il figlio di Marco Pirone che ha commentato il discorso del padre:” Sono orgoglioso di mio padre: grazie a lui ho capito che non bisogna drogarsi, usare troppo i videogiochi, o rientrare alle tre di notte, ma stare insieme ai miei amici, in comitiva, a divertirsi senza esagerare”. Il Capitano dei Carabinieri in congedo Giuseppe Iatomasi ha raccontato di aver dedicato quarant’anni della sua vita a combattere la camorra:” La camorra ha subito colpi molto forti ma non è sconfitta: quando, grazie ai nostri arresti, abbiamo creato dei vuoti nell’apparato dei clan camorristici, questi vuoti purtroppo non sono stati riempiti dallo Stato”. Iatomasi, sollecitato da Bojano, ha raccontato di come ha arrestato tanti camorristi, in particolare di come è riuscito a catturare Giuseppe Setola uno dei più spietati killer della camorra napoletana:” Era stato condannato all’ergastolo e non aveva più nulla da perdere: sparava a chiunque lo contrariasse o anche senza motivo; sparava anche ai carabinieri. Lo catturai grazie ad indagini segretissime: quando sfondammo la porta del suo rifugio, a terra c’erano armi e giubbotti antiproiettili. Quando gli misi le manette ai polsi, pur non avendolo mai conosciuto o incontrato, mi disse:” Iatomasi queste manette sono un poco strette. Avete vinto un’altra volta”. Il Maestro ceramista Lucio Ronca, ha consegnato una sua opera in ceramica con l’effige della “Nuova Scuola Medica Salernitana” a tutti i relatori e ai premiati. L’incontro si è concluso con la citazione di una frase di Calamandrei letta dal giornalista Bojano”:” Non c’è libertà, senza legalità”.

Aniello Palumbo