Nell’anno dedicato alla vita consacrata la Diocesi di Vallo della Lucania vuole riscoprire il valore profondo della vita donata a Cristo.
Il giorno 29 novembre 2013, il Santo Padre Francesco, alla fine dell’incontro con 120 Superiori generali di Istituti maschili nell’aula del Sinodo, in Vaticano, svoltosi in un clima di gioia e di grande spontaneità, annunciò l’anno 2015 quale prezioso momento dedicato alla Vita Consacrata.
Lo scorso 30 novembre 2014, prima domenica di Avvento, è iniziato per la Chiesa l’anno della Vita Consacrata.
Un anno di grazia per riscoprire il valore profondo della vita donata a Cristo nella povertà, nell’obbedienza e nella castità. Non è un momento speciale solo per i religiosi, ma per tutta la Chiesa.
«La vita consacrata si pone nel cuore stesso della Chiesa come elemento decisivo per la sua missione, giacché esprime l’intima natura della vocazione cristiana e la tensione di tutta la Chiesa-Sposa verso l’unione con l’unico Sposo». (Vita Consecrata, 3).La “Dioecesis Vallensis in Lucania”, la Diocesi di Vallo della Lucania, è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell’arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno appartenente alla regione ecclesiastica Campania. Nel 2010 contava 157.000 battezzati su 161.000 abitanti. È attualmente retta dal Vescovo Ciro Miniero. Si costituisce di 54 comuni della provincia di Salerno. Sede vescovile, come è noto, è la città di Vallo della Lucania, dove si trova la cattedrale di San Pantaleone. Il territorio è suddiviso in 138 parrocchie.
I sacerdoti presenti in Diocesi sono complessivamente 106 di cui 87 secolari e 19 regolari; i religiosi si costituiscono di 19 uomini e 87 donne; 9 invece sono i Diaconi Permanenti. Tutti interagiscono fornendo un prezioso servizio pastorale su un territorio di 1.562 km² ove vivono 161.000 abitanti, quasi tutti battezzati (157.000, ovvero il 97,5% del totale).
Nella Diocesi sono presenti quattro istituti maschili (Frati Minori di San Francesco, Oblati di San Giuseppe, sacerdoti Vocazionisti, un eremita Carmelitano); undici istituti femminili (Suore Ancelle di Santa Teresa di Gesù Bambino, Suore Francescane dei Sacri Cuori, Sorelle di Santa Cecilia, Suore Vocazioniste, Suore di Maria Bambina, Discepole di Santa Teresa di Gesù Bambino, Suore Francescane Adoratrici della Santa Croce, Suore Operaie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, Suore Benedettine di Montevergine, Suore Missionarie Catechiste del Sacro Cuore, Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret); due Terz’Ordini (Francescano e Carmelitano); alcune laiche consacrate che vivono in famiglia.
“La nostra Comunità Diocesana, riferisce don Aniello Panzariello, Delegato per il Clero e per la Vita Consacrata, insieme ai religiosi presenti in Diocesi, si sta attivando per vivere, in questo anno speciale, momenti significativi di incontro, preghiera, riflessione e cammini di crescita per riscoprire il nostro essere Chiesa/Sposa che va incontro a Cristo/Sposo”.
Momento iniziale sarà la Veglia di preghiera presieduta da Mons. Ciro Miniero, domenica 1 febbraio, vigilia della 19a Giornata Mondiale della Vita Consacrata che si terrà nel Convento di san Francesco a San Martino Cilento.
Seguirà poi nel mese di ottobre 2015 un altro momento significativo volto a sottolineare l’apporto della vita consacrata nella missione universale della Chiesa. Si cercherà, inoltre, aggiunge don Aniello, di creare un ponte con tutti i religiosi/missionari e consacrati originari della nostra Diocesi presenti nel mondo. A conclusione dell’Anno per la Vita Consacrata, fortemente voluto dal Santo Padre, il 18 gennaio 2016, sarà ricordato, con una celebrazione, l’85° anniversario della professione del Beato Giustino Russolillo, avvenuta nella cappella dell’Episcopio a Vallo. Un evento che coinvolgerà non solo i vocazionisti, ma tutta la Diocesi. Durante l’anno è possibile, sul sito della Diocesi, seguire diverse riflessioni sulla vita consacrata a cura dei religiosi e delle religiose. Le comunità parrocchiali, sottolinea il Delegato per il Clero e per la vita Consacrata, sono invitate ad attivarsi nell’organizzazione di momenti di spiritualità in loco con i religiosi (feste patronali, missioni popolari) e ad effettuare visite presso le comunità, i monasteri e le case dove vivono i paesani-religiosi.
La Chiesa ha bisogno di uomini e di donne che manifestino la paternità e la maternità di Dio.
È il cammino di tutti, aggiunge don Aniello Panzariello, ma in particolare dei religiosi e delle religiose. Ci piace concludere il nostro scritto intorno all’anno di vita consacrata nella Diocesi di Vallo della Lucania proponendo ancora le parole di Papa Francesco: «Le persone consacrate sono segno di Dio nei diversi ambienti di vita, sono lievito per la crescita di una società più giusta e fraterna, sono profezia di condivisione con i piccoli e i poveri. Così intesa e vissuta, la vita consacrata ci appare proprio come essa è realmente: è un dono di Dio, un dono di Dio alla Chiesa, un dono di Dio al suo Popolo! Ogni persona consacrata è un dono per il Popolo di Dio in cammino». Mons. Ciro Miniero, Vescovo della Chiesa del Cilento, in stretta aderenza alla volontà e al pensiero del Santo Padre, spende le sue energie, in qualità di saggia guida pastorale in questa porzione di Chiesa a Sud della provincia di Salerno, affinchè tutti possano cogliere il valore, la bellezza e la grandezza di essere dono offrendosi con pienezza, senza se e senza ma, al grande e meraviglioso progetto salvifico di Dio.
Emilio La Greca Romano
