Avvenne a Napoli, Eduardo De Crescenzo in concerto questa sera a Minori

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Continuano i grandi “Appuntamenti d’estate” a Minori, città del gusto.
Venerdì 18 agosto alle ore 21.30 a piazza Cantilena Eduardo De Crescenzo sarà in concerto con “AVVENNE A NAPOLI passione per voce e piano”
*“AVVENNE A NAPOLI *passione per voce e piano” è un concerto sospeso tra la migliore tradizione e innovazione italiana. Eduardo De Crescenzo, già icona di eleganza, già espressione di moderna classicità, interpreta per la prima volta LA CANZONE CLASSICA NAPOLETANA del periodo largamente indicato tra il 1800 e il 1950. Fenesta vascia, Era de maggio, Luna nova, ‘A vucchella, I’ te vurria vasa’, Uocchie c’arraggiunate, Voce ‘e notte, Passione, Serenata napulitana, Silenzio cantatore, Maria Mari’ … sono perle del repertorio che l’ha formato, seppure nell’evoluzione della sua personalità musicale, di quello stile “unico” che lo rende un artista riconoscibile, un napoletano riconoscibile.
Un progetto per raccontare alle nuove generazioni un miracolo che AVVENNE A NAPOLI, quando musicisti pregevoli e grandi poeti intrecciarono i loro talenti e la canzone si fece “Arte”. Crearono un repertorio, figlio dell’Opera – ma anche sua moderna evoluzione – per inventare la “forma canzone” così come la pratichiamo ancora oggi. E’ pure su questo repertorio che si evidenzia la figura “dell’interprete” su quella del “cantante”: il canto Operistico, per quanto virtuoso e nobile, per quanto tecnicamente pregevole, non è più esaustivo, è necessario che il cantante entri nei versi del poeta e li faccia suoi per farli rivivere ogni volta.. S’ispira ai dettami stilistici del periodo, la formazione in duo “voce e pianoforte “, tipica nelle “periodiche”, riunioni di pubblico privilegiato nei circoli culturali e nelle case patrizie per ascoltare la musica d’Arte. Farà eccezione solo la fisarmonica di Eduardo, che da sempre ispira il suo canto, strumento che diventò popolarissimo in quel tempo, a suggello dell’enorme successo di quella “Canzone d’Arte”, esclusiva e colta, e che pure riuscì a penetrare nelle case di tutti, anche di chi non poteva permettersi di comprare un pianoforte. Accompagna questo viaggio magico il pianoforte talentuoso e internazionale di Julian Oliver Mazzariello. Un omaggio musicale di pregio che vuole restituirci lo spirito autentico di quel tempo in tutta la sua insuperata modernità, che vuole liberare alcune perle di questo repertorio dalle croste del tempo, da contaminazioni inopportune, per restituirle all’atemporalità dei classici.
Introduce all’ascolto Federico Vacalebre, giornalista, critico musicale, autore cinematografico e teatrale, napoletano. Guida sapiente negli umori musicali, culturali, ma anche storici, politici e sociali che determinarono la gloria e la caduta di un fenomeno artistico che ancora identifica, insieme con l’Opera, la musica italiana nel mondo.

*Eduardo De Crescenzo* rappresenta “la voce”, in assoluto tra le più apprezzate del panorama musicale italiano, notoriamente per estensione, ma ancor di più, per una stupefacente carica di armonici che gli consente di disegnare con naturalezza ogni stato d’animo umano. Cantante e interprete emozionante, musicista e fisarmonicista ispirato, affina nel tempo i suoi talenti, li fonde in uno stile personale e originale. Difficile collocarlo sotto le consuete “etichette di genere”. Nel suo mondo sonoro si riconoscono mille sfumature: le interpretazioni poetiche degli chansonniers italiani e napoletani che a inizio del XX secolo s’ispirarono all’esistenzialismo francese, il ritmo serrato del vocalizzo scat che scopriva nell’adolescenza nei locali americani sul porto di Napoli dove la sera si suonava il jazz, le suggestioni del Mediterraneo che lo ispirano dal mare o dai vicoli della sua città. Napoletano, nel corso della sua lunga carriera, ha saputo riflettere un’immagine di valore del suo territorio, impersonando con coerenza una Napoli poetica, colta, che vive con impegno, intensa nel sentimento ma lontana da ogni folclorica rappresentazione. La sua musica attraversa il tempo, le mode e le generazioni con insolita freschezza; cattura un pubblico esigente educato alla lettura della virtù ma anche un pubblico che si lascia trasportare dal brivido istintivo che la sua potenza espressiva riesce a infiltrare sotto la pelle dell’ascoltatore.

*Julian Oliver Mazzariello* è uno dei pianisti più incantevoli apparsi sulla scena musicale negli ultimi anni. Stupisce per il suo tocco agile e virtuoso, emoziona per il fraseggio ricercato, vibrante, ispirato. Nasce in Inghilterra nel 1978, dove studia pianoforte classico, si trasferisce in Italia poco più che adolescente per conoscere altre culture. Qui incontrerà i grandi jazzisti della scena nazionale e internazionale ma cercherà esperienze anche con il cantautorato di valore per lavorare agli aspetti emozionali dell’interpretazione. E’ in questo percorso artistico e di vita che la voce del suo pianoforte diventerà sempre più espressiva e originale, riconoscibile a ogni esecuzione, che sia in “solo” o in “formazione”.

*Federico Vacalebre* giornalista, critico musicale, autore cinematografico e teatrale, napoletano. Ora caposervizio della redazione Cultura e Spettacoli de “Il Mattino”. Da oltre quarant’anni naviga nel mare magnum delle musiche possibili, attento alle nuove generazioni, senza al contempo negarsi il piacere di adoperarsi come archivista incallito. Conosce bene la storia della Canzone napoletana e le finte storie che affliggono e sminuiscono il “Canzoniere” più famoso al mondo, ancora oggi in equilibrio precario sulla soglia dell’Olimpo che compete ai grandi classici e lo smemoramento. Biografo ufficiale di Renato Carosone cui ha dedicato libri, mostre, rassegne, premi, docufilm e fiction… Co-soggettista, co sceneggiatore e consulente artistico di “Passione”, film di John Turturro sulla canzone napoletana presentato alla Mostra di Venezia 2010. Ha scritto e curato libri su Clash, Pino Daniele, Fabrizio De André, Sergio Bruni, Luciano De Crescenzo, Totò, Paolo Sorrentino, Sophia Loren, il fenomeno neomelodico… Non ama farsi rinchiudere nella gabbia dei generi: “Parlare di musica è come danzare l’architettura”, confessa utilizzando la sua citazione preferita, ma quando parla e quando scrive danza sulle note, sotto le note, accanto alle note. Attraversa le leggende della musica senza soggezione ma sempre con stile, conoscenza profonda, partecipazione e sentimento.

L’album “AVVENNE A NAPOLI passione per voce e piano” è pubblicato da LA NAVE DI TESEO di Elisabetta Sgarbi insieme con il libro “Storie del Canzoniere napoletano” scritto da Federico Vacalebre, giornalista, critico musicale e profondo conoscitore della materia..

Ingresso gratuito – posti a sedere in ordine di arrivo. L’ Amministrazione Comunale