Tra i primi atti del nuovo Governo la proroga del commissariamento del Comune di Scafati per altri 6 mesi.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno, Matteo Salvini ha deliberato la proroga, per sei mesi, dello scioglimento del consiglio comunale di Scafati. Si allunga quindi la durata del commissariamento per il comune dell’agro, sciolto per infiltrazioni camorristiche, in seguito all’inchiesta Sarastra che ha portato all’arresto, tra gli altri, per scambio elettorale politico mafioso dell’ex sindaco Pasquale Aliberti, attualmente ai domiciliari.

Così il neo ministro dell’interno Matteo Salvini ha firmato nella prima seduta del nuovo Consiglio dei Ministri, presieduto dal premier Giuseppe Conte, la proroga di sei mesi, tenuto conto che – si legge nella nota ufficiale di Palazzo Chigi – “non risulta ancora conclusa l’azione di recupero e di risanamento delle istituzioni locali dai condizionamenti esercitati dalla criminalità organizzata”.

Attualmente il comune di Scafati è guidato da una commissione straordinaria, la città tornerà al voto dunque nella prima scadenza utile del 2019.

La decisione sarebbe stata presa anche dopo l’invio di una relazione a Roma proprio da parte della commissione straordinaria, guidata dal prefetto Giorgio Manari in cui si richiede la possibilità di un proseguimento del lavoro messo in opera per ripristinare la legalità e frenale il lavoro della criminalità organizzata.

Intanto proprio ieri a Scafati si è tornato a sparare in pieno giorno, nella frazione San Pietro. Bersaglio un pluri pregiudicato della zona il 54enne Raffaele Sangermano, si trovava seduto ai tavolini di un bar quando è riuscito a sfuggire ai killer, schivando la raffica di spari esplosi da due uomini a volto coperto, indossavano un casco integrale. Il 54enne è stato colpito solo di striscio a un braccio. Forse un regolamento di conti alla base di questo ennesimo agguato.