I comitati ambientalisti ebolitani vogliono chiarezza riguardo la politica sui rifiuti.

Notizie contrastanti stanno  generando confusione e interrogativi sulla veridicità di recenti affermazioni , intorno alla progettata impiantistica di tecnica di  compostaggio del FORSU , Biodigestore , recupero di rifiuti , messa in riserva e produzione di CSS. I territori interessati sono quelli di Eboli e Battipaglia.

Recentemente una comunicazione congiunta del vicepresidente della giunta regionale campana e, del candidato alla Camera dei Deputati Pd nel collegio di Battipaglia Mimmo Volpe, facendo riferimento, a un documento tecnico statuivano l’accantonamento dei progetti di compostaggio con incremento di FORSU , per complessivi 59 M.ton a Eboli e 35 M.ton a Battipaglia. Dalla stampa odierna si apprende invece della convocazione di un tavolo tecnico nel Comune di Eboli, per parlare d’impiantistica FORSU(Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano).

I comitati denominati “ Comitato Valle del Sele “ e “ Comitato Eboli dice No” valuteranno la veridicità e fondatezza delle scelte , sulla base di atti amministrativi che riflettono la volontà politica delle decisioni riconducibili, a delibere di giunta regionale, per quanto concerne il mutato atteggiamento regionale partecipato dal Vice Presidente della Giunta regionale e dal candidato alla Camera del Pd e,  da Accordi di Programma Regione/Comuni. Senza questi atti amministrativi le dichiarazioni di esponenti istituzionali, che si basano su generici documenti tecnici non hanno alcun valore politico credibile.

I Comitati confermano tutte le azioni programmate ovvero referendum cittadino, biomonitoraggio, indagine epidemiologica, denuncia alla Commissione UE, per deroga applicazione norme comunitarie e alla Corte dei Conti UE per fruizione di fondi strutturali con procedura impropria. Disponibili ad annullare le azioni programmate alla presenza  di atti amministrativi, che inequivocabilmente comportano all’annullamento delle decisioni assunte e, che prescindono dallo stato dei luoghi, in termini d’inquinamento diffuso e vasto delle matrici ambientali con conseguente incremento del rischio connesso di gravi patologie.

Il comitato per la salute pubblica e il comitato Eboli dice No