LA COMPLICITA’ DEL PERDONO” IL NUOVO LIBRO DI LUIGI MAZZELLA ALLA CAMERA DI COMMERCIO DI SALERNO.

“Oggi rimane al buio soltanto chi ha un’insana paura della luce” è una delle frasi pronunciate da Gertrude Cristianini, protagonista del romanzo – dialogo: “La complicità del perdono”, edito da “Marsilio Editore”, scritto dal Vicepresidente Emerito della Corte Costituzionale, Luigi Mazzella, che è stato presentato nella storica “Sala Genovesi” della Camera di Commercio di Salerno durante un service organizzato dal Presidente del Lions Club “Salerno 2000”, il colonnello Luigi Gambaro, con la preziosa collaborazione dell’avvocato Pietro De Felice, Presidente Incoming del Club, e della dottoressa Maria Sanfilippo Feleppa. Il Colonnello Luigi Gambaro, ha ricordato che l’avvocato Mazzella è Socio Onorario del Club da lui presieduto e che il suo libro è una summa della sua attività letteraria: ” Mazzella fa uno spaccato della società politica, sociale ed economica attuale, prendendo a riferimento anche la società liquida di Bauman”. Il Presidente Gambaro ha anche ricordato che quest’anno ricorre il centenario della fondazione dei Club Lions:” Uno degli obiettivi primari è quello di contribuire alla rinascita culturale del territorio. Noi abbiamo rispettato l’impegno anche con il giudice Mazzella, un importante figlio di questa terra”. Il professor Alberto Granese ha sintetizzato la trama del libro:” La protagonista, Gertrude Cristianini, è un avvocato di successo, divorziata e madre di due figli, che tenta a 45 anni di fare chiarezza nella sua vita riesaminando se stessa e i suoi rapporti con la famiglia d’origine, con i figli, rielaborando una chiara e personale visione del mondo.  Attraverso la scrittura di un diario, che dura poco più di un anno e che per lei diventa una sorta di strumento terapeutico, e attraverso i dialoghi e le conversazioni, soprattutto con una coppia di suoi amici intellettuali, mette a fuoco non solo alcuni aspetti della sua intimità, ma anche alcuni momenti della storia italiana e internazionale”. Granese ha apprezzato la completezza dei fenomeni esaminati:” Anche gli aspetti della   grande finanza internazionale sono trattati nel libro. I rapporti di questa finanza internazionale con gli stati europei e con il mondo anglosassone. Ci sono riferimenti anche al complesso fenomeno della migrazione e riflessioni importanti sulla storia italiana. Attraverso il filtro della protagonista femminile, l’autore esprime i suoi giudizi e la sua vasta preparazione su problemi storici, sociologici e politici”. Il professor Giuseppe Cantillo che ha definito il libro :”Un diario enciclopedico”, ha affermato di non essere molto d’accordo con la tesi dell’autore secondo cui l’educazione cattolica prevalente in Italia avrebbe favorito il perdonismo:” Il perdono non è solo perdonismo, ma il perdono è un atto di generosità e di rispetto dell’ umanità. Capisco l’esigenza di contrastare la corruzione, ma la causa della corruzione non è certamente il preteso perdonismo: il senso civico deve essere rafforzato, ma bisogna indagare le cause che sono molteplici”. Il Giudice Mazzella ha spiegato che uno dei problemi della contemporaneità è di liberarsi da millenni di cecità, in cui si è creduto a delle soluzioni fantastiche della vita su questo pianeta:”In particolare nell’Europa Continentale. Un problema che i giovani sentono molto. Ho l’impressione che le giovani generazioni guardino le cose senza gli specchi deformanti che hanno un po’ caratterizzato le vecchie generazioni. I giovani devono privilegiare la logica e la ragione, al di sopra del sogno, delle visioni fantastiche, dei racconti e delle leggende su come vorrebbero che fosse la vita e come in effetti non è: devono guardare alle cose con quella lucidità che è necessaria per potersi orientare. Noi viviamo in un contesto dove siamo gli unici esseri viventi ad essere dotati di raziocinio e di capacità di usare la logica che dobbiamo privilegiare rispetto alla fantasia. Per capire la vita è bene rinunciare alla fantasia e servirsi della logica e del raziocinio”. Le conclusioni sono state affidate al Primo Vice Governatore del Distretto 108 YA, Francesco Capobianco, che ha ricordato i valori dei Lions:” Tra i valori di riferimento c’è la serenità dei rapporti e anche la capacità di perdonare. Il perdono è anche capacità ed eroismo”.

Aniello Palumbo