Cambiare Musica, Valerio Salzano sabato 28 all’Alfano I per l’ultimo incontro di Libriamoci.

Si conclude sabato 28 ottobre presso il Liceo Statale “Alfano I” di Salerno “ Libriamoci 2017”.

Questa IV edizione  ha visto coinvolti Vicente Barra , medico, con “Salerno…perchè non è Compostela” , la giornalista Fiorella Loffredo autrice del libro “Fiorella e Basta , la prima dieta social”  e sabato ospiterà Valerio Salzano,  psicologo e  musicista con “Cambiare Musica” . Alcuni passi del libro saranno letti da Marco Mare e protagonista sarà la musica,   con l’autore napoletano i  musicisti Marco Di Tilla e Leonardo Di Lorenzo , concluderanno le  sonorità dell’Alfano I Jazz Ensemble, diretta dal maestro Giuseppe Esposito.

Un modo  appassionante di entrare nel libro  che  ha   visto la partecipazione di 600 studenti incuriosire in una lettura collettiva a VOCE ALTA, in un’aula magna di scuola, ancora una volta con le emozioni del libro .

Il coinvolgimento di studenti, docenti, musicisti , giornalisti, ha reso il tutto piacevole all’insegna di un ambiente accogliente, solidale per il benessere  collettivo e individuale.

 

Ultimo appuntamento  sabato 28 ottobre con la Musica e la psicologia  ma per “Cambiare Musica “ appunto, per  valorizzare  armonie mentali e  non solo.

“Cambiare musica”: sotto questa dichiarazione d’intenti coniugata all’infinito Valerio Salzano, psicoterapeuta e pianista, fa incontrare le passioni di una vita. Due galassie soltanto apparentemente lontane che si incontrano, si intrecciano e si confondono. Nel suo libro, Salzano ha raccolto le osservazioni, gli interrogativi, il contributo e le applicazioni della psicologia all’apprendimento e alla pratica musicale, scandagliando da molteplici angolazioni quella sorta di “big bang” che si realizza quando la musica entra nella vita di un individuo, fino a diventarne una parte importante e spesso preponderante. Una psicologia “della musica”, “per la musica”.

Nella propria ricerca Salzano, continuando a giocare sul filo di un’ identità bifronte – da un lato musicista, dall’altra psicologo – teorizza una musica aiutata della psicologia e tratteggia una crescita personale oltre che tecnica per l’uomo ma soprattutto per il musicista. Spiega, insomma, come la musica influenzi la vita di chi ne ha fatto una passione o addirittura un mestiere e come, d’altro canto, il vissuto può condizionare la produzione artistica, la creatività e la performance.

In questo libro, spinto dal bisogno di conciliare le mie due anime, la musica e la psicologia, affronto il difficile tema del possibile incontro tra le due.Partendo dalle prime osservazioni risalenti ai tempi della mia tesi di laurea, cerco di condurre il lettore nelle personali esperienze lavorative con la musica e la psicologia. Aiutato dalla conoscenza del mondo musicale  e da un’intensa attività come psicoterapeuta, ricostruisco la mia storia di ricercatore attraverso aneddoti biografici, in un viaggio di vita e di riflessioni.

 “Quali implicazioni può avere, in un atto complesso, quale quello che compie un jazzista alle prese con un improvvisazione, una sua ‘dissociazione intrapsichica’?” “E il corpo?” “È risaputo che un musicista usa il suo corpo per compiere un atto motorio che richiede spesso abilità complesse; ma anche come ‘risuonatore’ di emozioni e immaginazioni. In poche parole, quali caratteristiche di personalità favoriscono l’espressione musicale?” “Come mai molti dei più grandi geni del panorama musicale mondiale erano “matti”?”

Sono solo alcune delle domande che l’autore si pone in questo lavoro.

Conscio della complessità della risposte e di quanto inesplorato sia questo territorio, ho iniziato a muovere i primi passi nell’ aprire la strada alla possibilità di estendere la consulenza psicologica e, nei casi più problematici, la psicoterapia a maestri e/o allievi, come strumento di crescita della persona e quindi possibile supporto all’apprendimento e alla pratica della musica”.

Il libro approda così umilmente verso una innovativa idea di “psicologia per la musica” e di un nuovo modo per: “Cambiare Musica”.

Gilda Ricci