Un “Centro Polivalente” nella “Conceria D’Ambrosio” di Pellezzano: la proposta dell’architetto Valentina Cirillo.   

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L’Antica “Conceria D’Ambrosio” di Pellezzano edificata, almeno nel suo impianto originario, nella seconda metà del XIX secolo, che attualmente si presenta in uno stato di degrado generalizzato e diffuso,  potrebbe divenire, secondo il progetto dell’architetto cavese  Valentina Cirillo, un centro servizi polifunzionale, denominato “Centro Polivalente Irno”, dotato di attrattori e soluzioni atte a sostenere lo sviluppo dell’area, nel rispetto delle norme tecnico-urbanistiche vigenti.  “La proposta progettuale è legata a un intervento di recupero dell’antica conceria D’Ambrosio, come volontà di trasmettere ai posteri un importante patrimonio architettonico, storico e culturale non solo per la città di Pellezzano, ma per l’intero territorio provinciale e regionale.  Con l’obiettivo di riqualificazione si cerca di rispondere alla necessità di attrezzature e servizi che possano risaltare e valorizzare le caratteristiche del sito. In generale il centro potrebbe essere caratterizzato da un museo dell’archeologia industriale, grazie alla presenza di macchinari ritrovati in loco:  un bottale di concia che rappresenta il macchinario di base per la concia delle pelli; una misuratrice Turner del 1925 che serviva  per misurare  la superficie delle pelli leggere da tomaia; una lucidatrice che serviva a conferire alle pelli un certo grado di lucido a scopo estetico prima di porli in vendita; una sgrossolana che serviva a conferire morbidezza alle pelli ormai finite; una smerigliatrice che serviva  per smerigliare le pelli scamosciate di daino e ottenere così un effetto vellutato; una  sguba che serviva per scarnare, togliere cioè lo strato adiposo e carneo alle pelli prima della concia vera e propria. Si potrebbero creare anche un museo del fiume Irno per valorizzare le caratteristiche di questa importante risorsa naturale; una sede per associazioni sportive, nonché funzioni atte a garantire un buon soggiorno all’interno del centro: caffetteria, slow – food, ristorante. Nel rispetto e conservazione delle strutture esistenti, inoltre,  per rispondere ad esigenze di benessere termoigrometrico, si è deciso di avvalersi di materiali innovativi e ad alto risparmio energetico” – ha spiegato l’architetto Cirillo che da anni sta seguendo l’evoluzione di   questo progetto che ha anche  partecipato ad un concorso di idee sulla rigenerazione  delle aree urbane dismesse in provincia di Salerno, bandito dall’Università di Salerno e vinto dal gruppo di  quattro  donne architetto capeggiato da Valentina Cirillo.

La conceria D’Ambrosio, di proprietà di una famiglia salernitana di origini avellinesi,  è costituita  da tre grandi corpi centrali i cui bracci formano una sorta di corte triangolare.” All’interno vi era convogliata l’acqua del fiume Irno, attraverso un canale di cemento armato che termina in un edificio centrale nel quale erano posizionate le macchine. L’opificio è formato da vari corpi di fabbrica di dimensioni diverse, tra loro collegati, ognuno dei quali aveva una funzione diversa” – ha spiegato l’architetto Cirillo che con la sua proposta progettuale ha cercato di  rispondere alla necessità che il luogo richiede:” Sfruttando le risorse naturali e offrendo attrezzature e servizi affinché il nuovo “Centro Polivalente Irno” diventi il punto di forza della città di Pellezzano e dell’intera Valle dell’Irno”.   Il Sindaco di Pellezzano Francesco Morra ha mostrato grande interesse per questo progetto:”  E’ un intervento complesso perché i terreni su cui insiste il progetto sono di proprietà privata: bisognerebbe dichiarare il pubblico interesse e  rintracciare  tutti gli eredi per procedere ad   un esproprio per il quale sono necessari notevoli fondi. Si potrebbero utilizzare i finanziamenti previsti dal   Recovery Fund”. (Pubblicato su “Il Quotidiano del Sud” edizione di Salerno).

Aniello Palumbo