Editoria: in 5 anni perse un milione di copie. Digitale in controtendenza.

MarketIervolino.it il negozio online di intimo donna e uomo, biancheria per la casa, prodotti per l'infanzia
CartolibreriaShop.it acquista online tutti i prodotti per la scuola e per l'ufficio. Zaini, astucci, colori, penne, quaderni, raccoglitori, evidenziatori, Stabilo, Legami Milano, Eastpack, Invicta, Pool Over, Panini, Seven
Gioielleria Juliano a Salerno, scegli il regalo perfetto per te o per chi ami tra i gioielli di Giovanni Raspini, Mirko Visconti, Marcello Pane, Donna Oro, gli orologi Philip Watch, Seiko
Kynetic agenzia web di Salerno specializzata nella gestione dei social network come Facebook, Instagram, Linkedin
Salerno Immobiliare è un’agenzia immobiliare che fornisce supporto e strumenti ai clienti in cerca di immobili in affitto e in vendita
Laurea online presso l'Università telematica Unicusano Salerno sede di esame
Deposito bagagli e valigie a Salerno a 200 metri dalla stazione di Salerno. Prenota il ritiro dei tuoi bagagli con SalernoBagagli.com
Università telematica Unicusano presso il learning center di Pagani sede di esame
Caliani, atelier di abiti da sposa e sposo a Salerno ed Avellino, Jesus Peiro, Nicole Milano, Thomas Pina, Tombolini

Ecommerce di successo è un programma di Kynetic agenzia web di Salerno specializzata nella consulenza e nella realizzazione di siti web di commercio elettronico integrate con Amazon, Ebay e i migliori marketplace

on-lineIl rapporto della Federazione Italiana Editori Giornali sulla stampa italiana dal 2010 al 2012 non ha mezze misure: la crisi dell’editoria italiana dura ormai da cinque anni e nel biennio 2010-2012 ha raggiunto il suo picco più violento. Il Presidente Giulio Anselmi (presidente anche dell’ANSA ed ex direttore de “L’Espresso” e “La Stampa”) invoca una ridefinizione complessiva dei contributi all’editoria, trasormandoli da contributi ad incentivi, da soggetti a progetti.

Andiamo nel dettaglio, il calo negli ultimi anni è generalizzato, sia per numero di copie vendute (1 milione di copie in meno, un calo del 22%), per fatturato, per raccolta pubblicitaria ed anche per numero di lettori (per la prima volta in calo nel biennio 2010-2012). I ricavi delle imprese editoriali sono calati del 9% per la stampa quotidiana e del 9,5% per quella periodica, e l’utile di esercizio di queste imprese si è di fatto dimezzato. Questo perchè, anche a fronte delle politiche di contenimento dei costi, è aumentato il costo delle materie prime, aumentade del 6,4%, a cominciare dal costo della carta, aumentato del 15% Il 2012, come si è detto, è stato l’annus horribilis per l’editoria italiana, c’è stato un calo del 6,6% della vendita di copie di quotidiani, si è scesi per la prima volta dal 2003 sotto gli 8 miliardi di €, un calo del 14,3% nel 2012 rispetto all’anno precedente, 17,6% per la stampa quotidiana e 18,4% per la stampa periodica. I segnali che arrivano per il primo trimestre 2013 sono tutt’altro che incoraggianti.

In controtendenza invece il comparto dell’editoria digitale, l’unico settore in cui la raccolta pubblicitaria è in attivo, registrando un incremento del 5,3% (664 milioni di euro nel 2012 contro i 631 del 2011). La componente online ha un’incidenza sui fatturati de 5,5% in più sul fatturato complessivo delle grandi imprese editoriali, ed i primi dati sulle rilevazioni delle copie digitali vendute dicono che si vendono mediamente 185.000 copie digitali al giorno. In un anno, come si è detto, in cui per la prima volta, diminuiscono anche i lettori, secondo Audipress c’è stato un calo del 14,8% delle persone che leggono almeno un quotidiano al giorno.

Gli aspetti maggiormente negativi di questa crisi profonda dell’editoria si ripercuotono naturalmente sui livelli occupazionali, c’è stato un calo del 4,2% dei giornalisti impiegati nella stampa (4,6% nei quotidiani, da 6.393 a 6.101 unità, 1,4% nei periodici, da 2.912 a 2.872 unità, addirittura del 9,6 nelle agenzie, da 1.034 a 935 unità), stesso discorso anche per i poligrafici, che nel 2012 sono scesi per la prima volta sotto le 5000 unità.

La FIEG prova a spiegare quali sono i limiti strutturali della crisi dell’editoria su carta stampata: innanzitutto lo sbilanciamento della raccolta pubblicitaria a favore della televisione (settore che però è anch’esso in forte calo, basta dare un’occhiata agli utili di Mediaset), la poca tutela dei contenuti editoriali in rete, un sistema distributivo inefficiente che aumenta a dismisura le copie in reso, nonchè l’inefficienza del servizio postale che rende impossibile reperire canali alternativi a quello dell’edicola, infine la scarsa propensione a leggere da parte del pubblico, anche a causa di scarsa stimolazione della domanda. Il Presidente FIEG Anselmi auspica attenzione da parte di Governo e Parlamento essendo l’informazione nella sua completezza un bene comune, nonchè una completa ristrutturazione del settore basata sull integrazione tra l’editoria cartacea e l’editoria digitale, che eviti la cannibalizzazione della seconda sulla prima

PIETRO PIZZOLLA