“La città che non conosci” scoperta dalla professoressa Vittoria Bonani.

 Il Casino di Sant’Isidoro, una storica masseria dove c’è anche una piccola cappella, posta in Via Della Valle, nella zona di Canalone, un latifondo che arrivava sin quasi a Vietri sul Mare. La cinquecentesca Cappella della Madonna del Monte, ubicata alla fine di Via Monti, affacciata sull’ampia distesa azzurra del golfo di Salerno, che i salernitani raggiungevano in occasione della Pasquetta. La  cinquecentesca chiesa di San Filippo Neri, a pianta ottagonale ,  all’inizio di Via De Renzi.  Il Convento di Santa Maria della Consolazione, dei frati cappuccini, che dopo il regio decreto del Regno d’Italia del 1867, che prevedeva la chiusura dei monasteri, venne trasformato in “Casa Circondariale Femminile”. Sono questi solo alcuni dei luoghi raccontati nel libro scritto dalla professoressa Vittoria Bonani:” La Città che non conosci – Preziose testimonianze storiche, fotografiche, artistiche del Centro Storico di Salerno”, edito da “Print Art di Massimo Boccia,  realizzato con il    progetto grafico  curato dallo  “Studio Web Torre” di Massimiliano Torre. Un libro attraverso il quale la dottoressa Bonani  ci fa conoscere  alcuni luoghi che molti salernitani non conoscono e che lei stessa si è emozionata a scoprire: ” E’ stato per me una sorta di riconquista della città, ricca di “ruderi parlanti” che ne raccontano la storia e di cui ho recuperato il ricordo che è prezioso per la nostra memoria  storica, per riconquistare il nostro senso di appartenenza a questa città ” ha spiegato l’autrice che ha presentato il suo volume , ricco di foto dei luoghi  più belli e storici della città,  presso la sede del “Club Alpino Italiano”,  Sezione di Salerno, presieduto dal dottor Ciro Nobile, in un incontro organizzato sinergicamente anche dalle associazioni “Parco Storico Sichelgaita” presieduta dalla professoressa Clotilde Baccari Cioffi , e dall’associazione “Adorea” presieduta dall’avvocato Bernardo Altieri  che ha  promosso il libro :”E’ un’opera fondamentale per la nostra città”. Vittoria Bonani ha voluto, con questo libro, rendere omaggio alla nostra città: ” E’ un atto d’amore dedicato alla nostra Salerno”.  Un prezioso contributo alla stesura del libro lo ha dato la  professoressa Maria Antonietta Del Grosso che ha ricordato che molti dei siti storici  raccontati nel volume sono inagibili:” Non ricevono più alcuna attenzione. Alcuni sono ricoperti di piante rampicanti, erbe, piccoli arbusti infestanti. Tale inqualificabile trascuratezza ha generato indifferenza da parte dei salernitani, specie delle giovani generazioni. E’ urgente, doveroso, ritornare ad occuparsi di queste eccellenti costruzioni, simboli della città di Salerno”. E’ intervenuto anche il  Referente Culturale del CAI di Salerno,  l’ingegner  Camillo Gallo.  Alcuni brani del libro sono stati letti dalla professoressa Anna Rotunno. Bellissime le foto che impreziosiscono il volume: oltre a quelle di Vittoria Bonani ci sono quelle dei soci del Circolo Fotografico di Salerno presieduto da Aldo Iannuzzi che ha scattato alcune foto insieme a : Emilio Bonadies, Gianvito Tozzi, Svitlana Kracalo, Nicola Di Maio, Pietro Grotta, Silvio Muffolini, Luigi Ritrovato.

Aniello Palumbo.