Il Professor Carmine Pinto racconta le premesse che hanno portato all’invasione dell’Ucraina ai Club Rotary Salerno e Salerno Est.

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“L’errore di Putin, ad oggi, è di non aver calcolato che  l’intera nazione  Ucraina reagisse, ricostruendo  la sua identità nel respingere l’idea di essere russificata, rivendicando l’idea di essere europea e atlantica; il secondo errore commesso da Putin è quello di aver pensato che l’Occidente  non avesse reagito e invece ha reagito: in maniera potentissima sul piano politico, molto meno, per ora,  sul piano militare e più o meno sul piano economico,  anche se i russi non si aspettavano questo tipo di sanzioni e, soprattutto,  il congelamento delle riserve .  Putin pensava di vincere la guerra delle idee, ma non è riuscito a convincere l’Occidente che era conveniente, per una serie di fattori, abbandonare l’Ucraina.  Come finirà non lo possiamo sapere, ma è certo  che siamo entrati in un’altra epoca e  che siamo di fronte ad una delle grandi sfide del secolo ”. A parlare della crisi ucraina è stato il professor Carmine Pinto, Professore Ordinario di Storia Moderna presso l’Università di Salerno, Direttore dell’Istituto per la  Storia del Risorgimento Italiano di Roma,  Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno,   durante l’incontro organizzato, presso il “Saint Joseph Resort” di Salerno, dal “Rotary Club Salerno Est”, presieduto dalla dottoressa Marilena Montera,  in interclub con il “Rotary Club Salerno a.f.1949”, presieduto dalla professoressa Maria Rosaria Lombardi.  Il professor Pinto ha spiegato le premesse che hanno portato all’invasione dell’Ucraina raccontando la storia del XX secolo, partendo dalla Prima Guerra Mondiale, per arrivare, al 1991 quando con l’implosione dell’Unione Sovietica si è creato il mondo attuale in cui si colloca la crisi ucraina. Lo storico salernitano ha anche spiegato quello che è il pensiero politico di Putin: ” Putin proviene dagli apparati militari dell’ex Unione Sovietica, è cresciuto nell’entourage del presidente della Russia Borís Nikoláevič Él’cin  al quale succede dopo le sue dimissioni.  Putin riconcilia la Russia con la sua storia imperiale: egli ritiene che la missione della Russia sia quella di  respingere  la decadenza e l’inquinamento occidentale attraverso una nuova politica” . Pinto ha ricordato che Putin, in un  suo discorso del 3 aprile,  ha detto che:”  L’Ucraina è il principale luogo di profondità strategica della Russia, ossia che la profondità strategica imperiale  russa  è ridotta rispetto all’Europa se l’Ucraina non diventa russa;  che gli ucraini non hanno diritto ad esistere in quanto non sono ucraini, ma si sono convinti di esserlo perché contagiati dall’Europa e quindi devono essere  de –  europeizzati. Secondo Putin lo spirito russo, che è puro, deve esser preservato dal contagio della decadenza politica, sociale, sessuale, dell’Europa. Questo aspetto di ordine politico – istituzionale,  politico – culturale  e  politico – economico  è anche  il pensiero dell’oligarchia imperiale russa che si è  impadronita di risorse immense”.   Pinto ha anche spiegato che uno dei  primi obiettivi di Putin era quello di denazificare l’Ucraina:” Il  Nazismo in Ucraina non esiste. Si è parlato anche dell’allargamento della Nato con l’ingresso dell’Ucraina, ma invece la Nato aveva rifiutato l’ingresso dell’Ucraina.  La costruzione della presenza di un fantomatico nazismo  e della Nato in Ucraina è una finzione costruita a tavolino”. Il professor Pinto ha sottolineato che solo nel dibattito italiano , soprattutto da parte di alcuni media , è stata costruita una sorta di giustificazione nei confronti dei russi. “Biden, che ha gestito in maniera disastrosa il territorio dell’Afghanistan, è stato coraggioso, serio, autorevole, bravissimo a sostenere la resistenza ucraina: molti cercano di attribuirgli delle colpe perché non sanno come giustificare il loro antiamericanismo e antiliberalismo”.  Secondo il professor Pinto la minaccia di Putin di dare inizio ad una terza guerra mondiale è soltanto un bluff:” I russi hanno subito due pesanti schiaffi: uno da parte del popolo ucraino che ha dimostrato di saperli combattere e l’altro da parte dell’Occidente che, questa volta,  ha dimostrato di non avere paura. Putin sicuramente è pericoloso ma non è un suicida e quindi penso che non ci sarà nessuna terza guerra mondiale”. A portare i saluti del Governatore del “Distretto Rotary 2101”, Costantino Astarita è stato l’Assistente del Governatore Ciro Senatore.

Aniello Palumbo