Camera di Commercio, economia provinciale in ritardo rispetto alla media nazionale.

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Dal “Rapporto sullo stato dell’Economia provinciale” elaborato dalla Camera di Commercio di Salerno e presentato nel corso dell’evento “Premio Imprese Storiche Salernitane” emerge che la ricchezza complessivamente prodotta in provincia di Salerno nel 2017 è di oltre 18 miliardi di euro correnti. Il valore aggiunto procapite della provincia di Salerno è di 16,7mila euro, in linea con il dato medio regionale, ma decisamente inferiore al dato medio nazionale, che raggiunge i 25,4mila euro.

Circa la dinamica imprenditoriale, nel 2017 l’anagrafe delle imprese della provincia di Salerno registra un saldo positivo pari a +1.510 unità, dato dalla differenza tra 7.610 iscrizioni e 6.100 cessazioni. Il tasso di crescita imprenditoriale è dell’1,3%, maggiore del tasso nazionale (0,8%) ma minore di quello della Campania (1,6%).

La dinamica 2017 evidenzia risultati positivi per tutti i settori. Prosegue la crescita delle attività dei servizi, in particolare quelli destinati alle imprese (3,4%) e dei servizi di alloggio e ristorazione (3,2%). In crescita, anche se in misura più lieve, la consistenza imprenditoriale del settore agricolo (1,3%). Sostanzialmente stabili le attività del commercio (0,2%), del manifatturiero (0,1%) e delle costruzioni (0,4%).

Circa il commercio con l’estero, nel 2017 il valore delle esportazioni salernitane di merci risulta pari a 2.483 milioni di euro, segnando un aumento del 4% rispetto al 2016. Nello stesso periodo, il valore delle importazioni di merci si attesta su 1.684 milioni di euro, con una diminuzione del 2% rispetto all’anno precedente. Si determina così un saldo della bilancia commerciale del valore di quasi 800 milioni di euro.

Le esportazioni salernitane del 2017 appaiono in linea con l’andamento delle esportazioni regionali (+4%)e sono costituite principalmente da prodotti dell’attività manifatturiera (90% del valore complessivo). La quota maggiore dell’export manifatturiero è da attribuire ai “prodotti alimentari” (45,2% del totale export); rilevanti anche i comparti “metalli e prodotti in metallo” (8,2%) e gli “articoli in gomma e plastica” (7,6%). Da segnalare il risultato positivo conseguito dal settore primario che registra un incremento dell’export del 6,7%. Per quanto riguarda la destinazione geografica dei flussi commerciali verso l’estero, l’Europa passa dal 66% dell’export totale salernitano al 64%. Seguono America (16%), gli stati africani (9,5%) e i paesi asiatici (8%).

Nel 2017 in provincia di Salerno il numero di occupati risulta pari a 353mila, stabile rispetto a quanto registrato nel 2016. Contestualmente si riducono di circa 8mila le persone in cerca di lavoro, passando in valore assoluto da 75mila a 67mila (-10,4% la variazione annua).

Risultano di conseguenza in diminuzione le forze lavoro della provincia, cioè il totale delle persone che lavorano e che sono attivamente in cerca di occupazione (-1,8%). Ciò emerge dall’indagine sulle Forze di Lavoro effettuata periodicamente dall’Istat.

Sulla base dei dati tratti dall’indagine internazionale sul turismo realizzata dalla Banca d’Italia, il 2016 è stato un anno in ascesa rispetto al precedente, per quanto riguarda i viaggiatori stranieri che si sono diretti in provincia di Salerno, passati dai 469mila del 2015 ai 671mila del 2016 (+43,1%).

Risulta cresciuto, sebbene in misura più moderata, anche il numero di pernottamenti dei viaggiatori stranieri, passati da 2,6milioni a 3,3milioni nel 2016 (27,8%). La permanenza media del turista straniero in provincia risulta quindi pari a quasi 5 giornate, superiore alla media nazionale che si attesta a poco più di 3. Nel 2016 i viaggiatori stranieri in provincia di Salerno hanno speso complessivamente 379milioni di euro: la spesa giornaliera pro-capite è di € 115 (media Italia € 105).

Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo, fatto da imprese, PA e non profit, genera nella provincia di Salerno, circa 652,3milioni di euro, equivalenti al 3,8% del valore aggiunto provinciale. Una ricchezza che si riflette in positivo anche sull’occupazione, dando lavoro a quasi 15mila persone, che rappresentano il 4% del totale degli occupati in provincia.

La cultura è uno dei motori trainanti dell’economia italiana, uno dei fattori che più alimentano la qualità e la competitività del made in Italy. Il valore prodotto dalle filiere del settore “attiva” altri settori dell’economia che beneficiano di cultura e creatività, a cominciare dal turismo. È quanto emerge dal Rapporto 2017 “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere.

Risultano in aumento il traffico passeggeri e merci del 2017 nel porto di Salerno, mentre calano i passeggeri delle navi da crociera. Le cifre sono contenute nel documento statistico dell’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del Mar Tirreno Centrale, cui è confluita dal 1 gennaio di quest’anno, l’Autorità Portuale di Salerno. Il traffico merci del porto di Salerno registra nel 2017 incrementi del 17% per quanto riguarda i container movimentati (da 388.572 teus nel 2016 a 454.686 teus nel 2017).

Partendo dall’analisi della raccolta bancaria, va evidenziato che nella provincia di Salerno, nel 2017, il totale dei depositi bancari e dei risparmi postali raccolti dal sistema bancario ammonta a quasi 18 miliardi di euro. Si tratta di quasi il 20% del totale regionale pari complessivamente a più di 90 miliardi. Dal punto di vista dinamico, si registra una tendenza positiva, visto che negli ultimi dodici mesi, il totale dei depositi raccolti dagli istituti bancari ha registrato un incremento del +2,4%.

Sul versante dell’erogazione di finanziamenti si sottolinea come gli impieghi bancari registrino negli ultimi dodici mesi un incremento dell’1,4% in provincia. Alla data del 31 dicembre 2017 le banche hanno messo a disposizione del sistema socio-imprenditoriale salernitano circa 14,9 miliardi di euro. Tale valore risulta, tuttavia, inferiore di circa 3 miliardi di euro rispetto al totale dei depositi presenti in provincia.

L’accesso al credito nella provincia di Salerno, sconta, inoltre, maggiori rischi rispetto alla media nazionale. Lo dimostra il valore del tasso effettivo applicato dal sistema bancario ai finanziamenti per cassa per rischi a revoca che, in provincia, raggiunge, nel 2017, il 7,55% attestandosi ad un valore più alto rispetto quello alla media regionale (6,74%) e soprattutto a quella nazionale (4,45%). Tuttavia, il costo del denaro registra in provincia una riduzione rispetto al 2016 di quasi un punto percentuale (era 8,45 al 31.12.2016).