La BCE taglia i tassi, cosa cambia per conti correnti e mutui.

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BANCHE: ABETE, ATTEGGIAMENTI VOLUBILI AGENZIE RATINGNei giorni scorsi il Presidente della BCE Mario Draghi ha tagliato nuovamente i tassi di interesse (se pur di soli 10 centesimi): una sorpresa per i mercati, tant’è che le borse hanno registrato record. Ma se le azioni e i titoli di Stato dell’Eurozona hanno festeggiato fin da subito, per assistere agli effetti sulle banche e sull’economia reale occorrerà un po’ più di tempo.

La mossa sui tassi ha soprattutto un valore simbolico, perché è il segnale del fatto che la Bce ha ben presente le difficoltà dell’Eurozona (a partire dal rischio deflazione) e che soprattutto è disposta a fare di tutto per mantenere i tassi di interesse bassi per un periodo decisamente lungo.

Cosa cambia per le banche

La riduzione di un decimo dei tassi rende ancora più a buon mercato per le banche finanziarsi presso la Bce e le incentiva a partecipare alle nuove aste finalizzate alla concessione di prestiti alla clientela (Tltro) che prenderanno il via esattamente fra due settimane. In fondo è al momento essenzialmente questo lo strumento principale attraverso il quale Francoforte intende evitare il “credit crunch” e limare le differenze esistenti all’interno dell’Eurozona.

Cosa cambia per i cittadini: i mutui futuri

La misura agevola certamente la strada per ulteriori riduzioni dei tassi nei prossimi mesi. Gli spread sui mutui cominciano a scendere sotto il 2%, e a livello di tassi fissi si è giunti ai nuovi minimi storici di sempre con tassi sotto il 4% anche per durate di 20 e 30 anni.

Variabile con Euribor

Per coloro che hanno già stipulato un mutuo a tasso variabile, l’ulteriore taglio dei tassi porterà ancor più vicino a 0 gli indici Euribor, a cui è agganciato il 98% circa dei mutui a tasso variabile.

Variabile con Bce

Stesso discorso per coloro che hanno un mutuo a tasso variabile agganciato al tasso Bce che, appunto, da oggi è allo 0,05% (dopo essere stato portato a giugno allo 0,15%). Dal prossimo mese le rate scenderanno di circa 6-7 euro al mese (per chi ha un mutuo di 150mila euro da rimborsare in 25 anni).Ma il vantaggio più grande che i mutuatari a tasso variabile ricavano dalle manovre della Bce è che si prolunga il tempo favorevole per beneficiare di Euribor e tassi Bce pressoché azzerati, almeno fino a quando l’economia (e l’inflazione) non riprenderanno a salire.

Scenario per vecchi mutui a tasso fisso

Per chi ha un mutuo a tasso fisso apparentemente non cambia nulla, perché continuerà a pagare la stessa rata.

Le conseguenze sui conti correnti

Il costante calo dei tassi da parte della Bce ha trascinato al ribasso anche i tassi applicati dalle banche ai risparmiatori che scelgono il conto di deposito come soluzione per il risparmio. A settembre 2014 il tasso medio – come emerge dalle rilevazioni di Confrontaconti.it – è sceso all’1,8% a 12 mesi. Con ogni probabilità, la nuova sforbiciata della Bce spingerà molti istituti a riadeguare l’offerta riducendo ancora un po’ il tasso medio applicato.

Conti correnti a tasso ordinario

Quanto ai conti correnti, da tempo ormai la maggior parte degli istituti applica tassi di remunerazione della liquidità molto bassa e vicina a 0, sdoppiando la parte remunerativa su un conto deposito o su altri strumenti di risparmio. La sforbiciata della Bce non farà altro che confermare questa tendenza.