Autobus, Campania immatricolazioni in rialzo Salerno in controtendenza: -22,6% in un anno

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In provincia circa la metà del parco mezzi ha oltre 20 anni e appartiene alle categorie dalla Euro 0 alla Euro 2. Sul fronte del trasporto merci balzo in avanti del 31,8% per le nuove targhe.
Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia a livello nazionale, sia a livello locale, Continental ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e in Campania, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione[1], l’anzianità e la categoria euro.

Immatricolazioni autobus: Salerno in controtendenza registra un -22,6% di nuove targhe

Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168 immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,2%.

La Campania segue la scia positiva e segna un aumento del 14,4%, immatricolando 2.633 mezzi.

Salerno mette a segno una crescita del 31,8% per un totale di 1.040 nuovi mezzi, il numero più alto in Regione.

Il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%)

Uno scenario contrastante si presenta invece a livello locale: tra le regioni in positivo, la Campania registra un aumento pari al 24% (il corrispettivo di 414 targhe).

In questo caso Salerno, in controtendenza, registra un -22,6% per un totale di 65 nuovi mezzi.

Alimentazione: Salerno, il 98% degli autobus è a gasolio, elettrico e ibrido fermi al palo

Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative.
La Campania vede l’elettrico a quota 0,1% e l’ibrido allo 0,2%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (91% del parco).

Salerno è perfettamente in linea con la media regionale. Mezzi a gasolio arrivano al 92,7%.

Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021, 100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%.

Per le fonti alternative, in Campania l’elettrico segna lo 0,2% e l’ibrido si annulla. Il gasolio supera di poco il 96% e il metano tocca il 2,7%.

A Salerno elettrico ed ibrido sono praticamente assenti nel parco circolante, che è composto quasi esclusivamente da mezzi a gasolio (98%). I Benzina sono lo 0,8% mentre i mezzi a metano registrano l’1%, il valore più alto in Regione dopo Napoli.

Categoria Euro: Salerno, oltre la metà del parco autobus è Euro 0, 1 o 2

Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%.

La situazione in Campania è più delicata in quanto il parco è composto per la maggior parte da Euro 0 che, da soli, superano il 25%. In generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 sfiorano il 46%. La percentuale si dimezza considerando le classi meno inquinanti che toccano il 21,3%.

Salerno arriva al 24,5% per la presenza di Euro 0 e se si considera la fascia Euro 0 – 2 tocca quota 44,4%. In parallelo, però, le categorie Euro 5 ed Euro 6 sono tra le più alte in regione con un 22%, seconda solo a Napoli.

In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco.

Ben sopra la media nazionale, in Campania gli Euro 0 arrivano al 26,4% mentre gli Euro 5 ed Euro 6 al 27,7%.

Nella provincia di Salerno il tasso di Euro 0 supera la media regionale con un 29,5%, gli Euro 0, 1 e 2 raggiungono complessivamente il 52,7%. Le classi più giovani arrivano al 22,2%.

Anzianità: a Salerno il 49,5% degli autobus ha oltre 20 anni

Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%).

In Campania, invece, la fascia d’età più diffusa si alza a 20-30 anni (19,9%). Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si abbassano: il 19,8% dei mezzi ha massimo 10 anni e solo il 2% massimo un anno.

Salerno è tra i capoluoghi più virtuosi, con il 20,6% di mezzi entro i 10 anni. Qui la percentuale del parco con oltre 20 anni è tra le più basse in Regione e raggiunge il 43,6%, dopo Avellino (al 41,4%).

Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dai mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2021 raggiungono il 26,9%.

In Campania la fascia di oltre 20 anni cresce di oltre 16 punti percentuali rispetto a quella nazionale. In regione i mezzi con un’età massima di 5 anni coprono cifre moto basse (14,1%).

A Salerno il tasso di mezzi giovani, da 0 a 5 anni, è in linea con la media, a 13,8%, mentre la percentuale di autobus oltre i 20 anni copre quasi la metà del parco autobus.

articolo a cura del 2° Osservatorio Continental sui macro-trend del trasporto pesante
Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI