“EPULONI E LAZZARI” DI COSMO SALLUSTIO SALVEMINI AL “CAFFE’ DELL’ARTISTA” DI SALERNO

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Come ridurre il divario tra ricchissimi e poverissimi è spiegato nel libro “Epuloni e Lazzari”, scritto dal professor Cosmo Sallustio Salvemini, edito da “Europa Edizioni” che nel titolo ricorda la parabola evangelica del ricco Epulone e del povero Lazzaro che illustra un tema comune a varie parabole di Gesù: la misericordia e la pietà verso i poveri. Il saggio, che è stato presentato presso la sede dell’E.P.T di Salerno durante un’interessante serata organizzata dalla professoressa Florinda Battiloro, Presidente dell’Associazione Culturale “Il Caffè dell’Artista”, è un’analisi storica dei fattori che determinano le diseguaglianze economiche non soltanto tra le persone , ma anche tra i popoli: “In questo libro mi sono limitato ad esaminare le tragedie causate da strutture giuridiche – economiche che determinano gravi squilibri sociali e che minacciano la pace nel mondo. Basti considerare che il 30% degli umani possiede l’88% della ricchezza mondiale. Ciò significa che il restante 70% deve accontentarsi del 12% di questa ricchezza. Un simile squilibrio è moralmente inaccettabile. C’è anche da constatare che per molti leader politici la Storia non è Magistra Vitae: Essi ignorano, anzi vogliono ignorare, che la distanza abissale tra ricchissimi e poverissimi è causa di violenti scontri sociali e di guerre devastanti”. Il professore Salvemini da oltre trent’anni rappresenta il “Movimento Gaetano Salvemini:” Lottare contro l’arroganza dei prepotenti è un preciso dovere morale. Posso accettare le disuguaglianze economiche determinate da diversità tra i talenti naturali, ma non posso moralmente giustificare un mondo squilibrato a tal punto da consentire a pochissimi Epuloni di restare indifferenti di fronte alle sofferenze di moltissimi Lazzari. Il fatto che esiste il divario tra ricchissimi e poverissimi non giustifica che tale divario debba necessariamente esistere. E’ un divario che non è imposto da una legge naturale, ma causato da potenti lobby multinazionali per assicurare enormi profitti economici”. Nel suo saggio il professor Salvemini ha anche analizzato alcune encicliche pontificie a partire dalla “Rerum Novarum” del 1891 di Papa Leone XIII alla “Centesimus annus” del 1991 di Papa Giovanni Paolo II ed anche le teorie economiche di alcuni premi Nobel per l’Economia. Nell’ultima parte del libro Salvemini propone una via per ridurre queste differenze economiche: ” Creare attraverso una risoluzione dell’ONU, una Banca Etica in ogni Stato ossia una banca che non abbia come scopo il perseguimento del profitto, ma quello di elargire mutui a bassissimo tasso d’interesse alle persone più disagiate”. Salvemini ha proposto anche un moderno “Piano Marshall” , come quello che fu attuato nel dopoguerra, dal 1945 in poi:” In modo che le potenze mondiali più ricche possano aiutare i Paesi più poveri con investimenti di capitali in Africa, Asia e America Latina, per creare infrastrutture e posti di lavoro. Bisogna fare in modo che questa gente possa continuare a vivere e lavorare nei propri paesi di origine. La Cina lo sta già facendo Le superpotenze mondiali, invece, investono fiumi di danaro in armamenti nucleari. L’Italia è uno dei maggiori produttori di armi”. Il dottor Giovanni Nigro, Coordinatore del Movimento Salvemini per la Regione Campania ha spiegato come l’economia controlli la politica e analizzato la differenza sul concetto di democrazia, tra la visione di Norberto Bobbio e quella del Professor Cosmo Salvemini:” Se come dice Bobbio per democrazia intendiamo un modo puramente e semplicemente procedurale: vale a dire come un metodo per prendere decisioni collettive, in Italia la democrazia c’è, ma se, come dice il professor Salvemini che sposta il suo orizzonte di pensiero dalla democrazia formale e a quella sostanziale che è quella del popolo e non quella del Parlamento, decisa da persone nominate, non volute da nessuno, allora la democrazia non c’è. Tutti noi senza condizionamenti, esercitando il libero pensiero, possiamo dare il nostro contributo affinché qualcosa cominci a cambiare”. La Preside Lia Persiano ha sottolineato la straordinaria attualità del libro di Salvemini:” Il tema delle diseguagliane sociali comincia ad attraversare con forza le coscienze. Non dobbiamo proiettarci solo sul passato o solo sul futuro: dobbiamo lavorare molto sul presente per essere all’altezza dei tempi”. La professoressa Florinda Battiloro ha ricordato che: ” Al professor Salvemini è stato conferito a settembre il Premio Internazionale “Menotti Art Festival” di Spoleto per la saggistica”.

Aniello Palumbo