San Giuseppe Moscati il “Medico Santo” e la musica: convegno al Museo Diocesano

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 Il “Medico dei Poveri” San Giuseppe Moscati è stato ricordato durante un interessante convegno intitolato ”Giuseppe Moscati. Il medico Santo e la musica” organizzato dal dottor Fabrizio Moscati, pronipote di Giuseppe Moscati, Presidente dell’Associazione Centro Studi San Giuseppe Moscati: ” Era cugino di un mio bisnonno. lo storico Amedeo Moscati. Ho sempre avuto una grande dedizione per lui. Dedico questa giornata a mio fratello Amedeo che non c’è più”. Il Vescovo, Monsignor Andrea Bellandi ha spiegato che: Il “Medico Santo” ha contagiato del suo amore e della sua fede i poveri, gli ultimi e tutta la popolazione di Napoli. Spero che molti giovani, molti medici, possano vedere in lui un esempio da cercare di imitare”. Padre Alessandro Piazzesi, Direttore nazionale della Rete Mondiale di preghiera del Papa, ha tratteggiato la figura di Giuseppe Moscati che era Docente di Chimica Fisiologica e Clinica Medica nella Regia Università di Napoli. Medico Primario e Direttore dei Laboratori degli Ospedali Riuniti di Napoli.:” E’ stato un medico, uno scienziato da Premio Nobel che ha saputo unire Scienza e Fede in modo profondamente laico e cristiano. In Giuseppe Moscati era unico il suo genio, il suo coraggio, il suo senso del dovere e del servizio, la sua dedizione estrema al mondo dei poveri”. La dottoressa romana Maria Donatella Caramia, Docente di Neuromusicologia dell’Università di Roma Tor Vergata, ha spiegato che San Giuseppe Moscati fu il primo a comprendere la natura dell’olismo:” Comprendeva il malato oltre la sua malattia d’organo, nella sua interezza. Anche nelle sue ricette usava parole che andavano diritte al cuore e stimolavano alla guarigione che è un’operazione di trascendenza. San Giuseppe Moscati usava la grazia nel suo operare”. Il dottor Corrado Lembo, già Procuratore Capo di Salerno, ha parlato della laicità di Giuseppe Moscati:” Era un laico santo. Forte è stato il suo impegno nel sociale: non soltanto nella cura degli infermi, ma anche nella cura della città di Napoli, dove viveva. Egli si scaglia contro l’abusivismo edilizio, contro lo scempio urbanistico, ma anche contro il degrado morale dell’Università. Aveva un forte senso della meritocrazia. Come me faceva parte di una famiglia numerosa: era il settimo di nove figli mentre io sono il primo di nove figli. La famiglia numerosa insegna il senso della solidarietà”. La dottoressa Imma Battista, Direttore del Conservatorio “ Martucci” di Salerno, ha spiegato il rapporto antico esistente tra la musica e la medicina: ” Dalla Musikè nasce il concetto di musicoterapia che dal ‘700 in poi è stata codificata come disciplina. Giuseppe Moscati arriva alla consapevolezza di come la musica possa interagire a livello terapeutico”. Il dottore napoletano Pasquale Bellotti, specialista in Medicina dello Sport e Medicina Tropicale, ha presentato un aspetto inedito di Giuseppe Moscati:” Da bambino Moscati che era nato a Benevento, insieme alla sorella Nina suonava il pianoforte a Santa Lucia di Serino, paese d’origine del padre, dove trascorrevano le vacanze estive, come raccontato da Padre Alfredo Marranzini, biografo ufficiale di San Giuseppe Moscati che già in vita veniva definito il “Medico Santo”. Si racconta anche di uno spartito scritto a mano da Giuseppe Moscati e dalla sorella Nina. Moscati morì a poco più di 46 anni, dopo aver scritto la sua ultima ricetta nel suo studio – abitazione di Via Cisterna dell’Olio a Napoli dove visitava i suoi pazienti”. Dopo i saluti di Don Luigi Aversa, Direttore del Museo Diocesano San Matteo, che ha ricordato che :”L’arte, la musica e la bellezza conducono al vero”; del dottor Antonio Piluso, Presidente della Fondazione Copernico, che ha annunciato che:” Sarà organizzata una raccolta fondi per comprare dei pacchi dono alimentari per le famiglie bisognose segnalate dal Vescovo Bellandi”; del dottor Mario Tenuta, Presidente dell’Associazione Medici Cattolici Italiani di Salerno, che ha spiegato:” San Giuseppe Moscati per noi è un riferimento quotidiano: un modello da perseguire in ogni momento”, il dottor Moscati ha spiegato che il convegno è stato organizzato nell’ambito della mostra “Effetto farfalla” dell’artista Olga Marciano.

Aniello Palumbo