“LA REPUBBLICA VA RIFONDATA SULLA RANDOM –CRAZIA”. IL NUOVO LIBRO DI COSMO SALLUSTIO SALVEMINI CHE PROPONE IL METODO PERICLE PER SCEGLIERE I NOSTRI GOVERNANTI

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“ Bisogna tornare ad Atene. L’antico modello ateniese della democrazia del sorteggio deve rinascere nella dimensione moderna del ciberspazio. L’antica agorà ateniese rinascerà nella Rete. Sarà Internet lo strumento che consentirà ai cittadini di decidere su ogni problema, direttamente, senza rappresentanti corrotti e imbroglioni, politicanti di mestiere che dovranno cercarsi un lavoro nella società”. E questa l’innovativa proposta del professor Cosmo Sallustio Salvemini, Presidente dell’Unione Italiana delle Associazioni Culturali, che, con il “Movimento Salvemini per la Random – crazia”, ha già presentato una petizione alle Camere, e al Presidente della Repubblica, redatta dall’avvocato Carlo Morganti e dallo stesso professor Salvemini, per chiedere di emanare una legge di riforma elettorale ispirata al modello ateniese adattato ai tempi moderni. Secondo Salvemini la prima cosa da modificare è la Costituzione: “Alla Carta Costituzionale del ’48 va addebitata la nascita della partitocrazia che ha portato l’Italia alla rovina. La Costituzione ha dato vita ad una democrazia malata, viziata dal “voto di scambio”, dagli appalti truccati, dai privilegi delle caste, dai brogli elettorali, dal “metodo Caligola” per la designazione degli amici nelle cariche pubbliche. La meritocrazia non è mai stata realizzata. Si fa carriera quasi sempre per “appartenenza” e quasi mai per “competenza”. Dal ’48 a oggi il Parlamento è il luogo della rissa sistematica tra contrastanti egoismi. In mille circostanze sono emersi intrecci tra politica e malaffare. I politicanti di mestiere hanno chiesto grossi pacchetti di voti alla criminalità organizzata, per occupare (e mantenere) le poltrone. La questione morale è ancora aperta. Da oltre un secolo. Nessuna manovra finanziaria è stata effettuata a favore delle fasce sociali più deboli. Le istituzioni hanno perso credibilità tra i cittadini. Sono incapaci di capire che il primo pilastro di una vera democrazia è la formazione del ceto politico; che il secondo pilastro è costituito dal divieto di occupare cariche pubbliche per coloro che posseggono imperi mediatici; che il terzo pilastro è quello di garantire pari opportunità di accesso alle cariche pubbliche mediante il “metodo Pericle”, cioè mediante un sorteggio controllato da un comitato di controllo. In sostanza il popolo dovrebbe esercitare la sovranità mediante il voto sui programmi presentati dalle associazioni private (partiti, movimenti e altri enti organizzati). Un voto da esprimere soltanto sui programmi allo scopo precipuo di stabilire le percentuali dei consensi da attribuire a ciascun programma. Se il Parlamento fosse monocamerale, con cento seggi, sarebbe facile attribuire a ciascun programma il numero dei seggi in base alla percentuale dei consensi ottenuti. A occupare i seggi non dovrebbero più essere i designati dagli oligarchi dei partiti, i politici professionisti, ma i sorteggiati tra meritevoli iscritti in un apposito albo, in possesso di determinati requisiti di cultura, di esperienza lavorativa, di meriti civici quali per esempio il volontariato e di specchiata integrità morale. A rotazione, per un anno o poco più, un numero considerevole di cittadini in possesso di certi titoli sarebbero chiamati ad essere protagonisti della democrazia diretta”. ”. Il professor Salvemini che ha spiegato questa interessante teoria nel libro: La Repubblica va rifondata sulla random – crazia”, ritiene che il paese a cui guardare sia la Svizzera:” Ha inventato e pratica una forma di democrazia diretta. Lì le decisioni del Parlamento non sono affatto l’ultima parola. Meglio far scegliere al popolo che ai parlamentari”. Secondo Salvemini ogni cittadino può contribuire al perfezionamento della democrazia:” La democrazia del futuro sarà edificata da ciascuno di noi. Purché non ci si arrenda. E’ necessario scendere in campo, ciascuno in base alle proprie capacità. Abbiamo a disposizione un mezzo eccezionale che è la Rete. Dobbiamo avvalercene. Ciascuno di noi potrà diventare protagonista della politica, E’ questa l’essenza dell’antica e intramontabile democrazia ateniese. Nel tempo del suo splendore Atene, esprimeva la maggior parte dei suoi capi attraverso il sorteggio, non attraverso il voto. Il momento più alto della storia di Atene fu quell’età di Pericle nella quale i cittadini legislatori reggevano sia la città, sia il suo impero. Tutti coloro che avevano la pienezza dei diritti civili (essenzialmente i nati da padre e madre ateniesi di qualsiasi condizione sociale) erano legislatori e potenziali governanti che venivano prescelti dalla sorte (random). La Repubblica di Pericle fu lo Stato più avanzato del mondo antico, dove s’ideò e praticò quella democrazia diretta selettiva che il nostro mondo dovrà scoprire quale sola alternativa al parlamentarismo fallito o allo Stato autoritario. La democrazia elettronica è la versione moderna del “metodo Pericle”, a costo quasi zero per le casse dello Stato. (Si risparmierebbero 290 milioni di euro). Con il vantaggio aggiunto di eliminare i costi delle campagne elettorali (che favoriscono i candidati più ricchi). Finalmente, la selezione dei dirigenti politici della società avverrà con pari opportunità (tra cittadini agiati e disagiati). Il futuro della democrazia sarà progettato con lo sguardo rivolto alla Storia dell’antica Grecia”.

Aniello Palumbo