I “RICORDI DI GUSTO” DI GABRIELLA GENTILE CON LE FOTO DI ALFIO GIANNOTTI AL COMUNE DI SALERNO

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“Ricordi di gusto. Sapori e cultura della tradizione” edito da “Delta 3” è sì un libro di ricette antiche, ma anche un libro che raccoglie un mondo di ricordi: quelli della scrittrice salernitana, originaria di Bisaccia , un paese dell’alta Irpinia, Gabriella Gentile. Attraverso le antiche ricette della tradizione campana, e le suggestive foto di Alfio Giannotti, la professoressa Gentile, che ha insegnato Lettere nelle scuole secondarie di primo grado, socia di numerose associazioni del territorio, nel libro, presentato nel Salone del Gonfalone del Comune di Salerno, racconta che sin da ragazzina ha avuto la passione per la cucina:” Mi cimentavo nel preparare le caramelle di zucchero con le quali puntualmente mi scottavo”. Molte ricette le ha apprese dalla madre:” Mi ha anche insegnato a fare il segno della croce sull’impasto crudo prima di mettere in cottura un dolce o il pane che, ogni volta che lo preparo, è una magia di vita: mi commuovo quando lo vedo crescere. In quel momento non sono sola, ma insieme a tutto il mio mondo che rivive in me, attraverso i miei gesti”. L’autrice del prezioso e pregevole testo, ha spesso tenuto corsi e laboratori di gastronomia a scopi didattici e in particolare di pasta lavorata a mano. Una sua ricetta, quella della Squarcella è stata pubblicata dopo essere stata selezionata tra tante, unica per la Campania, ad un concorso nazionale indetto da “Alice Tv” in collaborazione con “Poste Italiane e poi pubblicata in occasione di Expo 2015, su di un libro “Grandi Classici della Tradizione Italiana”. “La Squarcella è un dolce pasquale, tipico irpino, legato ai ricordi della mia infanzia e che ancora oggi accompagna la mia Pasqua. Durante la settimana santa il profumo di questo dolce invadeva la casa mentre mia madre, insieme alla nonna e alle vicine di casa, preparava, in un’atmosfera di grande festa, tante squarcelle piccole e grandi, che non si dovevano assolutamente mangiare prima del sabato santo”, ha spiegato la professoressa Gentile. Il suo libro è un omaggio alla dignitosa donna irpina:” Ma anche ai contadini che sudavano nei campi:, veri antesignani della Dieta Mediterranea che le nostre mamme e i nostri nonni praticavano senza saperlo: prima che il biologo americano Ancel Keys la facesse conoscere in tutto il mondo”. E’ stato proprio l’Onorevole Alfonso Andria, che da Senatore della Repubblica, promosse un Disegno di Legge volto alla valorizzazione e alla promozione della Dieta Mediterranea, dichiarata Patrimonio immateriale dell’Umanità, a ricordare che la Dieta Mediterranea è condivisione, convivialità:” E’ una pratica alimentare che è anche uno stile di vita, espressione di un territorio”.

Il Vicesindaco Eva Avossa ha apprezzato il contenuto del libro:” Non è un anonimo ricettario, ma un racconto appassionato di un mondo ricco di valori che non ci sono più; di un vero e proprio patrimonio culturale che abbiamo il dovere di tramandare alle generazioni future. Un libro in cui ognuno di noi può riconoscersi”. Il dottor Mariano Grieco, fondatore ed editore della nota rivista “Campania Felix”, ha raccontato di come ha scoperto le notevoli potenzialità del fotografo professionista Alfio Giannotti:” Lo conobbi nel 1996 e, intuito il suo talento, gli diedi fiducia: con le sue immagini sempre giuste, equilibrate, studiate ma non costruite, spontanee, intense, decisamente belle ed emozionanti, ha collaborato a tutti i numeri di “Campania Felix”. Il professor Francesco D’Episcopo, noto critico letterario, già docente di Letteratura Italiana all’Università Federico II di Napoli, ha curato la prefazione del libro:” E’ un’autobiografia gastronomica attraverso la quale entriamo nell’anima di Gabriella Gentile e naturalmente nell’anima del suo paese, Bisaccia, e della sua famiglia. La Gentile ci ricorda che la cucina, che è cultura, come la vita, è una questione di tempi, di regole che la natura impone e che non vanno violate”. Il fotografo professionista Alfio Giannotti, specializzato in fotoreportage di viaggio e fotografia pubblicitaria, che collabora con varie riviste e agenzie fotografiche nazionali, ha scattato, con la sua Nikon, tutte le foto delle ricette pubblicate nel libro:” Non sono trattate, sono state scattate con il cuore e con l’anima, con la luce naturale, nella cucina di Gabriella Gentile che con le sue mani, con la pressione delle sue dita, fa nascere, quasi per magia, le sue orecchiette, le nocchette, i cavatelli che ho anche gustato con piacere”. Lo chef   a cinque stelle Alberto Annarumma, titolare del famoso ristorante di Mercato San Severino “Casa del Nonno 13”, che ha frequentato molte delle più importanti cucine del mondo, ha “gustato” il libro della Gentile:” Oggi si parla tanto di cucina innovativa, creativa, bisogna dire però che stiamo perdendo il senso della nostra tradizione culinaria. Stiamo cercando di riportarla sulle nostre tavole e questo libro, che oltre ad essere un libro di ricette è anche un libro di storia, dovrebbe essere presente in tutte le librerie di coloro che amano la buona cucina”. Sulla copertina del libro una tavola in legno, con un’antica rotella dentata e una striscia di pasta lavorata a mano:” La tavola in legno per impastare la pasta me la regalò mio padre quando mi sposai, insieme al corredo”, ha ricordato emozionata Gabriella Gentile: una donna semplice, dal cuore nobile. (FOTO DI MARCO NAPOLI).

Aniello Palumbo