DOROTEA MEMOLI RACCONTA IL SUO PRESEPE AL PARCO STORICO SICHELGAITA

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“Beato chi in vita ha costruito un presepe, sia pure piccolo, e ha provato la gioia di contemplare la grotta o la capanna con la Sacra Famiglia, che è il fulcro del presepe”. Il presepe è il protagonista del libro scritto da Dorotea Memoli Apicella “Il Mio Presepeche “Rappresenta il percorso e l’itinerario dell’anima di Salerno” come ha spiegato la professoressa Clotilde Baccari Cioffi, Presidente dell’Associazione “Parco Storico Sichelgaita” che ha fortemente voluto presentare il libro di Dorotea Memoli, nella sede della “Fondazione Menna “ di Via Lungomare Triste, in collaborazione con l’Associazione Amici della Fondazione Menna, presieduta dalla dottoressa Rosanna Belladonna, e con la “ Fondazione Menna”, diretta dal dottor Claudio Tringali, che ha sottolineato l’artisticità del presepe:” E’ espressione di un’arte popolare a cui si ricollega l’arte contemporanea che promuoviamo in questa sede”.

La professoressa Dorotea Memoli ha raccontato che già all’età di 11 anni ha cominciato a costruire il suo primo presepe:” E’ una passione che ho portato con me da sempre, si può dire che è nata con me. Nel mio presepe si svolge tutta la mia vita. Ciò è avvenuto anno dopo anno, fino ad avere dinanzi a me la casa dei miei nonni a Canalone, i luoghi del Centro Storico della mia nascita e della mia giovinezza, i monti che circondano la mia città, tutti ricostruiti icasticamente”. La caratteristica del presepe di grandi dimensioni di Dorotea Memoli, che può essere visitato per appuntamento nella sua casa di Via Valerio Laspro, sono gli sfondi, gli scorci che sono stati presentati ai tanti presenti attraverso un suggestivo video realizzato da Massimo Zega che ha evidenziato lo studio della prospettiva, la collocazione armonica delle figure:” Sembra che siano lì da sempre” ha spiegato emozionata Dora Memoli che ha realizzato con le sue mani tutte le strutture del “presepe salernitano” e modellato molti dei pastori con il Das, pastori di epoche diverse, di fatture diverse,   che vivono nei vicoli, negli slarghi, sui sentieri del presepe nel quale sono state inserite anche scene bibliche, come quella dell’Annunciazione”, e scene evangeliche:” Oggi quando mi soffermo davanti alla mia “Cena di Emmaus” mi prorompe dal cuore la famosa invocazione dei due pellegrini:” Rimani con noi perché si fa sera!”, divenuto poi canto religioso: “Resta con noi, Signore, la sera!”. Com’è bello per me rimanere a lungo davanti al mio presepe, con la musica in sordina! Allora non mi sento mai sola, perché mi metto a contemplare i miei pastori come un tempo lontano, e li sento parlare, agire, camminare”. Sulla copertina del libro, dedicato alle nipotine Dorothy, Arianna e Miriam, la bellissima immagine del presepe scattata dalla dottoressa Francesca Siano, che ha curato l’inserto fotografico del testo, e il logo dell’Associazione Italiana Amici del Presepio di Salerno, presieduta dal professor Rosario Santoro. Alcuni brani del libro, compresa la poesia “Il Presepe di Dora” scritta dalla professoressa Tina D’Aniello Di Benedetto, sono stati recitati con maestria da Elena Mancusi Anziano, Anna Rotunno e Antonella Caggiano. La Preside Emilia Persiano, ha curato la presentazione dell’opera di Dorotea Memoli: ” E’ un libro d’amore, di un amore di una vita, della passione divorante, duratura, che trae le sue radici dal profondo del cuore e da un bisogno, un pensiero dominante coincidente con l’amore di Dora per Salerno”.

Durante la serata la professoressa Clotilde Baccari, davanti alla rappresentazione della natività realizzata in legno da Serafina Calzetta, ha consegnato due “Premi di Merito”, nell’ambito del “Progetto di Educazione Permanente “Trotula dei bambini”, all’avvocato Tommaso Maria Ferri, presidente della “Fondazione Rachelina Ambrosini”, e alla dottoressa Milena Faggiano, Ostetrica salernitana, definita “Sirena della vita” dal dottor Ferri, che è stata in  Etiopia, presso l’ospedale di St. Luke di Wolisso, dove ha aiutato tante donne africane a mettere alla luce i loro bambini. La colonna sonora della serata è stata affidata al coro “Appassionati” diretto dal Maestro Umberto D’Auria, che ha eseguito brani natalizi.

Aniello Palumbo