Informazione e violenza di genere, l’incontro di Angri.

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La violenza di genere è prima di tutto un problema culturale, che va affrontato per abbattere tutti quegli stereotipi che ancora oggi condizionano la società, a partire da chi fa informazione e comunicazione. E’ questo uno dei messaggi emersi dai lavori del seminario “Violenza di genere: la responsabilità delle parole tra informazione e comunicazione” tenutosi mercoledì mattina nella sede della Casa del cittadino ad Angri.

L’evento, organizzato dall’associazione “Apeiron” di Scafati, rientra tra le attività formative previste dal progetto “Protezione Donna”, finanziato dalla Regione Campania e promosso nel 2015 dall’allora Piano di zona Ambito S1 con l’istituzione del Centro Antiviolenza di Angri.

La manifestazione è stata l’occasione per stimolare un’approfondita riflessione sull’utilizzo del linguaggio utilizzato da chi fa informazione e comunicazione per raccontare e gestire storie di abusi e violenze. Interessanti gli spunti emersi dagli interventi dei relatori, che hanno catalizzato l’attenzione della platea, rappresentata soprattutto da studenti delle scuole superiori. Era presente una folta delegazione di studenti del liceo scientifico “Don Carlo la Mura” di Angri e del liceo scientifico “Rescigno” di Roccapiemonte che, nello stesso ambito tematico, è impegnato in un’altra attività progettuale coordinata dall’associazione Apeiron (presieduta da Ettore Malinconico).

Il seminario si è aperto con i saluti del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli che ha introdotto le relazioni degli altri colleghi intervenuti: Claudio Silvestri, segretario del S.U.G.C. (Sindacato Unitario Giornalisti Campania) e Laura Viggiano, delegata Pari Opportunità del S.U.G.C. Grande l’attenzione suscitata dai giornalisti invitati che, nei loro interventi, hanno sottolineato la necessità di un cambiamento culturale per abbattere stereotipi e falsi miti sulla violenza di genere che ancora oggi condizionano l’opinione pubblica, partendo proprio da chi fa informazione e comunicazione.

Per l’Amministrazione comunale, che ha ospitato l’evento, sono intervenuti: gli assessori Pasquale Russo e Maria Immacolata D’Aniello, il presidente della Commissione Pari Opportunità Carmen Fattoruso e la consigliera comunale Maria D’Aniello. Era presente anche l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Roccapiemonte Luisa Trezza, che ha accompagnato la delegazione di studenti del liceo scientifico “Rescigno”.

Durante il suo intervento il segretario del S.U.G.C. Claudio Silvestri ha colto l’occasione per presentare la raccolta fondi attivata di recente dal Sindacato attraverso la piattaforma di crowfounding Meridonare (per info http://www.meridonare.it/progetto/mai-piu-violenza) per aiutare Carla Caiazzo, la donna incinta di Pozzuoli bruciata viva dall’ex compagno nel febbraio del 2016.

Al termine dei lavori, coordinati dalla responsabile delle attività del Centro Antiviolenza di Angri Anna Malinconico, è stato esposto, su proposta della Commissione Pari Opportunità del Comune di Angri, un drappo rosso sulla facciata del Castello Doria: un gesto simbolico per dire ‘no’ alla violenza sulle donne.

Il Centro Antiviolenza di Angri ha sede in via Leonardo Da Vinci ed è aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,00 alle ore 13,00 ed il martedì e giovedì dalle ore 15,00 alle ore 18,00. Per contatti: 081/19175396. Per richieste di aiuto: 345/6857681 (attivo 24 ore su 24).

Visita il sito www.protezionedonnaambitos1.it dal quale si potrà scaricare l’app gratuita per essere costantemente informati sulle attività e sulle iniziative del progetto.

“Protezione Donna” è anche su facebook (Protezionedonnaambitos1) e su twitter (@protezionedonnaambitos1).