Falso Made in Salerno, Coldiretti auspica collaborazione con Università.

CONTRAFFAZIONE:COLDIRETTI, 1 ITALIANO SU 2 COMPRA 'TAROCCHI'Il presidente della Coldiretti provinciale di Salerno, Vittorio Sangiorgio, ha sollecitato l’Università degli Studi di Salerno, attraverso una lettera inviata al Magnifico Rettore Aurelio Tommasetti, a promuovere lo sviluppo di tesi di laurea che evidenzino proposte di tutela giuridica delle eccellenze del Made in Italy.

“Il Parlamento europeo ha di recente approvato la nuova legislazione comune sull’etichettatura alimentare – rivela Sangiorgio – ma evidentemente non basta. E’ necessario continuare nell’opera di sensibilizzazione alla contraffazione agrolimentare, per sensibilizzare i consumatori e l’opinione pubblica sul crescente fenomeno del “falso Made in Italy” che, in Italia e all’estero, vale circa 60 miliardi di euro.

La provincia di Salerno è, purtroppo – spiega Sangiorgio – tra le provincie più colpite con olio, vino, limone sfusato amalfitano, pomodoro san Marzano che rappresentano i prodotti più “copiati” all’estero, con gravi ripercussioni economiche per il territorio. Coldiretti intende fare la sua parte e innescare, in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno, processi di ricerca, in vista dell’ormai imminente programmazione comunitaria. Ci siamo inoltre detti disponibili ad ospitare tirocini presso le nostre strutture e attivare proposte di consulenza presso le nostre aziende associate. E’ indispensabile – conclude Sangiorgio – la collaborazione tra mondo imprenditoriale agricolo e Università, allo scopo di favorire nei giovani l’attenzione e la sensibilità verso il problema della contraffazione, per stimolare approfondimenti culturali e scientifici sulla materia in ambito universitario”.