Confindustria, Maccauro scrive ai Sindaci della Provincia di Salerno: non aumentate le addizionali.

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Mauro-Maccauro-Confindustria-Salernodi seguito il testo della lettera che il Presidente di Confindustria Salerno Mauro Maccauro ha scritto ai Sindaci della Provincia di Salerno per richiamare l’attenzione sulla necessità di evitare che si verifichino incrementi insostenibili delle addizionali alle aliquote comunali che gravano sulle imprese.

Maccauro invita i Sindaci a sancire un patto su una fiscalità di vantaggio locale, basata sulla creazione di un sistema di premialità per quelle aziende che, a partire dal prossimo anno, decideranno di investire risorse per ampliare i propri capannoni, per acquistare nuovi macchinari e/o attrezzature determinanti per la propria crescita, con conseguente ricaduta in termini di incremento dell’occupazione locale. Un patto chiaro e trasparente, che veda, da un lato, gli imprenditori pronti ad investire, dall’altra le amministrazioni disponibili a rivedere, in base ad una griglia di criteri da definire, le aliquote di propria competenza dei vari tributi locali.

Gentili Signori Sindaci,

siamo prossimi al termine di un anno che, diversamente da quanto indicato dal Governo nel Documento di Economia e Finanza 2013, ci consegna un’economia in recessione, che ha comportato per l’Italia una contrazione del PIL pari a -1,7%, e una società definita dal Censis, nell’ultimo Rapporto presentato sulla situazione sociale del Paese, “sciapa e infelice”, dove ha predominato per tutti un unico processo: la sopravvivenza.

Le recenti politiche di austerità, che spesso si sono tradotte in aumenti della pressione fiscale e in tagli non sempre efficaci alla spesa pubblica perché lineari e non mirati, hanno contratto l’economia, ulteriormente oppressa da un livello di evasione che si configura ormai come un vero e proprio fattore di concorrenza sleale.

Complesso e oneroso è fare impresa in un simile contesto, dov’è stato calcolato che le tasse degli enti territoriali assorbono circa il 14 % del fatturato di un’impresa e la pressione fiscale complessiva che grava su di esse è pari al 53, 5%. Tutto ciò sta inducendo un numero crescente di aziende a ricorrere al credito bancario, sempre più difficili da ottenere, solo al fine di pagare le tasse.

Il fisco, così com’è oggi strutturato, rallenta e limita l’economia. Operiamo in un Paese dove sui capannoni, i beni immobili strumentali necessari per fare impresa e produrre quei beni e servizi che rendono onore e prestigio al nostro Made in Italy in tutto il mondo, grava un oneroso carico fiscale, dall’Imu alle imposte sui rifiuti, etc.

Per tornare a creare lavoro e benessere e per restituire una prospettiva alle giovani generazioni, a corollario di una nuova strategia di politica industriale che deve avere il suo fulcro nell’impresa manifatturiera, occorre anzitutto una riduzione del carico fiscale e, al posto dell’attuale coacervo normativo, regole semplici e stabili che possano ripristinare un rapporto di fiducia tra cittadino e Pubbliche Amministrazioni.

Per le proposte contenute al riguardo, e in particolare in materia di deducibilità ai fini Ires dell’IMU sui beni strumentali, abbiamo seguito con molta attenzione i lavori in Commissione Bilancio della Camera dei Deputati del Disegno di Legge “Stabilità 2014”. Nell’attesa, però, che l’iter parlamentare si concluda e venga definitivamente approvato il quadro impositivo della nuova IUC, Imposta Comunale Unica, desideriamo richiamare la Vostra attenzione sulla necessità di tenere in considerazione la gravità della situazione economica sopra esposta, ed evitare che si verifichino incrementi insostenibili delle addizionali alle aliquote comunali. Siamo consapevoli dell’impatto negativo determinato sui bilanci degli Enti dai tagli costanti dei trasferimenti statali, e comprendiamo la necessità di individuare forme di reperimento delle risorse per la gestione della cosa pubblica, ma chiediamo di non appesantire oltremodo il carico fiscale sulle imprese. Solo a titolo di esempio, evidenziamo che, nel passaggio dall’ICI all’IMU, abbiamo registrato un aumento mediamente più del doppio di quanto versato in termini di imposte locali.

È nostro convincimento che le comunità locali, in attesa che il Governa metta in campo delle vere ed efficaci politiche per lo sviluppo, debbano perseguire tutte le strade per agevolare, dal basso, una ripresa del sistema socio-economico. Ci ritroviamo tutti quotidianamente in trincea, consapevoli della nostra resilienza, che abbiamo la responsabilità di non abbandonare.

Vi chiediamo, pertanto, di essere con noi protagonisti di un patto su una fiscalità di vantaggio locale, basata sulla creazione di un sistema di premialità per quelle aziende che, a partire dal prossimo anno, decideranno di investire risorse per ampliare i propri capannoni, per acquistare nuovi macchinari e/o attrezzature determinanti per la propria crescita, con conseguente ricaduta in termini di incremento dell’occupazione locale. Un patto chiaro e trasparente, che veda, da un lato, gli imprenditori pronti ad investire, dall’altra le amministrazioni disponibili a rivedere, in base ad una griglia di criteri da definire, le aliquote di propria competenza dei vari tributi locali.

 

Certi della Vostra condivisione e nell’attesa di concordare un incontro di approfondimento sul tema, cogliamo l’occasione per augurare serene Festività.

 

Cordiali saluti

Mauro Maccauro

Presidente Confindustria Salerno