Sculture che emergono dalla onde e pedane sospese, il genio di architetti e ingegneri nei progetti premiati per “Specchi d’acqua”. Tutti i nomi

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La riqualificazione del Borgo marinaro di Pastena, o la suggestione di una pedana sospesa che riflette in acqua l’immagine del Castello Arechi. O, ancora, la sagoma di un nuotatore che emerge dalle onde, scultura a metà tra la citazione classica e una visione post moderna.

Sono solo alcune delle sei idee progettuali presentate nel workshop “Specchi d’acqua”, organizzato dagli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri della provincia di Salerno in collaborazione con la sezione salernitana della Lega Navale Italiana. Sei elaborati (per cinque gruppi di lavoro) che “coprono” tutto l’arco del water front cittadino, luogo dell’immaginario ma non solo. Sei progetti che adesso sono a disposizione di una città in cui il processo di trasformazione urbana ha come caposaldo irrinunciabile il recupero integrale del rapporto con il mare.

Soddisfatti i presidenti dei due Ordini professionali, Maria Gabriella Alfano per gli architetti e Michele Brigante per gli ingegneri: la virtuosa sinergia tra le due professioni del progettare continuerà con altre iniziative analoghe. Perfetti come padroni di casa l’ingegnere Fabrizio Marotta e l’architetto Emilia Smeraldo, rispettivamente presidente e vicepresidente della sezione cittadina della Lega Navale.

Ecco, di seguito i gruppi di lavoro con i titoli dei progetti presentati. Il gruppo “Embarcadero”, composto dagli architetti Ugo Villani, Chiara Zappullo, Silvia Napoli, Lycourgos Lambrinopoulos e Francesco Montella, ha presentato il progetto “Sail – in”. Il gruppo “2P”, composto dagli architetti Tullia e Augusto Pierri ha presentato il progetto “Il Nuotatore”. Il gruppo “Amne”, formato dall’architetto Teresa Ferrara e dall’ingegnere Rosario Giuseppe Sabbatino ha elaborato un’idea progettuale su “Evoluzioni di Specchi d’acqua – il waterfront di Pastena e il Porto Masuccio”. Il gruppo “Costanza”, composto dagli ingegneri Vincenzo Carmine, Salvatore Riccio, Matteo Mancusi e Gianluca Trapani, e dall’architetto Francesco Custode, ha presentato due progetti: “Lo specchio del Castello” e “Lo spazio nascosto”, quest’ultimo riferito al design interno alle imbarcazioni da diporto. Il gruppo “Onda” composto dagli architetti Serena Carluccio, Alessandra Vignes e Devid Orlotti ha presentato il progetto “Nuove prospettive marine”.

Alla cerimonia conclusiva alla Lega Navale, al Porto Masuccio Salernitano, hanno presenziato il sindaco di Salerno Enzo Napoli, l’assessore all’Urbanistica Mimmo De Maio, il presidente dell’Autorità Portuale di Salerno Andrea Annunziata. Il workshop, che sarà presto replicato a Scario, nel Golfo di Policastro, e nel Lazio, si è svolto sotto il patrocinio del Comune di Salerno, dell’Università degli Studi di Salerno, del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale della S.U.N., della Soprintendenza BAP, dell’ANCI, della Camera di Commercio di Salerno, di Confindustria Salerno, dell’Autorità Portuale di Salerno, dell’ANCE, del Consiglio Nazionale degli Architetti, del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e di Legambiente Campania.

Il workshop si è articolato in tre giornate: lunedì mattina, architetti e ingegneri hanno effettuato una ricognizione via mare del water front cittadino a bordo di quattro imbarcazioni a vela messe a disposizione da soci della Lega Navale; per le intere giornate di martedì e mercoledì i gruppi di lavoro interprofessionali hanno operato sotto la direzione dei tutor: gli architetti Enrico Sicignano, Donato Cerone, Lorenzo Capobianco, Nicola Pellegrino e gli ingegneri Annapaola Fortunato, Eugenio Pugliese Carratelli ed Elisabetta Romano.