Teste Mozze, Franco Maldonato presenta il suo libro all’Università di Salerno lunedì 27.

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Lunedi 27 novembre 0re 12,30 presso L’Università degli studi di Salerno, Dipartimento Scienze Giuridiche, Cattedra di Diritto Costituzionale,sarà presentato il Romanzo Storico, “Teste Mozze” scritto dall’Avv. Penalista Franco Maldonato edito da Rubettino, nell’ambito del Seminario: ‘Tra costituzionalismo e diritto glocale’.

il Prof. Giuseppe Di Genio, titolare della Cattedra di Diritto Costituzionale introdurrà i lavori, seguirà l’intervento dell’avv. Giuseppe Amorelli, avvocato civilista, e le conclusioni all’autore Avv. Franco Maldonato.

Teste Mozze è un romanzo storico che ricostruisce vicende ed uomini significativi del Cilento nel periodo risorgimentale. E’ una opera che si muove,  per amore di verità e conoscenza,  per ridare dignità a una “storia” dimenticata, poco conosciuta, e sottovalutata, nella quale si tentò il riscatto culturale e politico del popolo cilentano, che insorse ribellandosi contro la monarchia borbonica dispotica, feroce e oppressiva per raggiungere l’agognata libertà.

Raccontando di uomini che hanno dato eroicamente la propria vita, il libro dimostra che la storia nazionale ed europea è passata per il Cilento tra le fatiche e i tormenti dei nostri padri.

Le vicende del 1828 e quelle del 1848 si collocano, infatti, in un contesto globale all’interno del quale risalta la centralità della terra cilentana. Il protagonista è il capo politico della rivoluzione, carbonaro e patriota antiborbonico, Costabile Carducci. Costui si disporrà a sacrificare gli affetti della famiglia e l’esistenza stessa della propria vita per conquistare la libertà dall’oppressore, fino al martirio, consumatosi in Acquafredda di Maratea ad opera di villani fomentati da un prete di Sapri, don Vincenzo Peluso, sanfedista, amico del Re Ferdinando.

Il grande messaggio che promana dal romanzo è che il futuro si costruisce con la forza della storia.

Sono proprio gli ideali, le lotte e il sacrificio per la libertà di quegli anni  a costituire il  l’antecedente storico-politico di tutti i principi fondanti accolti – cent’anni dopo – nella prima parte della costituzione democratica italiana del 1948. L’autore ci invita a meditare e a riflettere come  nella Costituzione italiana vi siano i postulati di Mazzini e di Garibaldi, di coloro cioè che combatterono per il riscatto nazionale e per la liberazione d’Italia.

Il sacrificio di Costabile Carducci, che mise da parte la sua dimensione individuale per donarsi completamente alla causa collettiva, non fu vano.

Il messaggio ultimo che promana dal romanzo è che  il vero senso della vita non consiste nel conseguimento della nostra felicità individuale ma nella conquista del benessere per tutti gli essere umani. E la felicità collettiva non può essere immaginata come fine a se stessa ma come strumento per il miglioramento dell’umanità .L’autore ha scelto la forma del romanzo per poter meglio “veicolare” l’animo dei protagonisti, i loro sentimenti, i loro affetti ed emozioni che hanno ispirato e sorretto la loro condotta rivoluzionaria.

Di particolare pregio, in questo senso, è  il dialogo immaginario ma verosimile tra Totò Gallotti e Costabile Carducci.

Il romanzo storico “Teste Mozze” è un valido strumento didattico, di conoscenza ed apprendimento. E non è un caso che sia stato adottato come libro di testo nelle scuole di Sapri.