Posa della prima pietra per il nuovo complesso parrocchiale di Sant’Antonio: emozioni infinite a Pontecagnano.

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Il maltempo non ferma l’amore di un’intera Comunità. In un clima di grande entusiasmo e sentita partecipazione, si è tenuta, ieri sera, la cerimonia di posa della prima pietra del nuovo complesso parrocchiale di Sant’Antonio.

L’iniziativa, con un programma ridimensionato per la pioggia, si è svolta all’interno della Chiesa di Sant’Antonio alla presenza di Monsignor Luigi Moretti.

 

Primo momento della serata, la conferenza stampa all’interno del salone parrocchiale.

Don Gerardo Bacco, con emozione, ha ribadito l’impegno dell’Arcivescovo, della Curia, dell’Amministrazione Comunale e di tutti i fedeli “affinché questo sogno coltivato da tempo potesse realizzarsi”.

Ha, quindi, ripercorso le tappe storiche della progetto di un edificio religioso in grado di soddisfare le esigenze di una comunità numerosa che avverte l’esigenza di una nuova Chiesa e di un centro in grado di assicurare servizi socio-pastorali fondamentali.

Risale all’Anno Giubilare del 2000 la richiesta di Don Gerardo Bacco all’Amministrazione, anche allora guidata dal Sindaco Ernesto Sica, di donare un suolo che, per la centralità del sito e l’ampiezza della superficie, consentisse la realizzazione dell’opera. Monsignor Gerardo Pierro avviò i primi passi e l’Arcivescovo Luigi Moretti ha voluto garantire la soluzione definitiva e significativa.

“E’ stata una speranza – ha aggiunto Don Gerardo – sempre alimentata. Più che una nuova chiesa, è una chiesa nuova, in linea con il pensiero di Papa Francesco per il quale il rinnovamento parte proprio dalla periferia. E noi speriamo che questa chiesa non sia solo di mattoni ma di persone. Sarà una chiesa in uscita, aperta a tutti, soprattutto ai bisognosi e sono convinto del contributo fattivo di ogni cittadino”.

“La consapevolezza – ha concluso Don Gerardo – è di offrire un luogo di preghiera per tutta la gente. L’obiettivo è di rappresentare un centro di aggregazione per i cittadini nel cuore del tessuto sociale. La presenza di un tempio in Città migliora la qualità dello spazio urbano e lo arricchisce”.

Insieme a Monsignor Luigi Moretti, a Don Gerardo Bacco e al Sindaco Ernesto Sica alla conferenza erano presenti l’architetto progettista Pasquale Memoli, Don Battista Marello (progettista delle opere artistiche), gli ingegneri Leonardo Peri e Caterina Mongiardini di Roma (Rup indicati dall’Arcivescovo), i rappresentanti dell’impresa appaltatrice Russo, l’ingegnere Matteo Adinolfi (direttore dei lavori), i membri del Comitato “Pro erigenda Chiesa di Sant’Antonio” presieduto da Gennaro Sica, i parroci cittadini Padre Pietro Cianfoni, Don Enrico Pagano, Don Roberto Faccenda, diversi parroci del comprensorio, i giovani del Seminario Metropolitano “Giovanni Paolo II” e una rappresentanza del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta.

Grande emozione da parte dell’Arcivescovo Luigi Moretti. “E’ una grande gioia – ha detto – essere qui e condividere un progetto che ci accompagna da tempo. Ringrazio di cuore Don Gerardo e tutti i fedeli, la Curia, l’Amministrazione Comunale e i tecnici per l’ottimo lavoro svolto fino ad ora che rende possibile non solo l’apertura di un cantiere ma di una Chiesa nuova di cui tutti siamo pietre vive per realizzare una comunità sempre più ampia e partecipe. Tante pietre insieme realizzano un capolavoro”.

“E’ un sogno – ha quindi ribadito il Primo Cittadino Ernesto Sica – che finalmente si realizza grazie ad una collaborazione che ci rende davvero orgogliosi. E’ un’emozione forte per Sant’Antonio e per l’intera Città. Don Gerardo non ha mai mollato e la nuova chiesa sarà la casa di tutti quale immenso punto di riferimento di una parte del territorio che negli ultimi anni è rinata con una serie di interventi importanti quale il Palazzetto dello Sport e la Villa comunale, e che tra poco vedrà sorgere la nuova Chiesa e aree di servizio tra cui nuovi parcheggi. Posso confermare che l’impegno dell’Amministrazione per la realizzazione del complesso parrocchiale sarà massimo perché la chiesa rappresenta le fondamenta di una Città ed è nostra intenzione sostenere la crescita e la valorizzazione di tutti i templi cittadini e degli oratori che rappresentano luoghi di crescita sana per le giovani generazioni. E continuerò a dedicarmi, insieme all’Amministrazione, a questo sogno con anima e cuore, come feci con la donazione del terreno, e lavorerò per coinvolgere cittadini e imprenditori”.

Il secondo momento della cerimonia si è svolto all’interno della Chiesa. Tantissimi i cittadini a suggellare un risultato storico particolarmente atteso e ad assistere alla presentazione del plastico del progetto da parte dell’architetto Pasquale Memoli e di Don Battista Marello che hanno rivolto un sentito ringraziamento per la fiducia nel realizzare un’opera “carica di contenuti simbolici” e un luogo “che deve garantire suggestioni e riuscire a scaldare il cuore”.

Durante la funzione religiosa, arricchita dal coro parrocchiale, è stata sottoscritta la pergamena-verbale della cerimonia da parte di Monsignor Luigi Moretti, Don Gerardo Bacco, il Sindaco Ernesto Sica, l’architetto Pasquale Memoli, il Presidente del comitato Gennaro Sica, un rappresentante dell’impresa Russo e due referenti della comunità.

A seguire la benedizione della pietra che riporta incisa la scritta “Christus Jesus Caput Anguli 19.06.2016”.

All’interno è stato posizionato un mattone incluso nella muratura della Porta Santa di San Giovanni Laterano che è stato estratto nel mese di novembre del 2015 durante la recognitio preparatoria del Giubileo straordinario della Misericordia.

E, in quel momento, l’entusiasmo e l’emozione in Chiesa hanno raggiunto livelli tali da spingere tutti i fedeli, guidati da Don Gerardo Bacco, a raggiungere, nonostante il temporale ancora in atto,  il terreno vicino che ospiterà il nuovo complesso parrocchiale per la posa della prima pietra accompagnata dagli applausi dei presenti, dalla musica della banda di Pellezzano e, in chiusura, da uno spettacolo pirotecnico.

L’opera è finanziata dalla Cei attraverso l’8 per mille e sarà sostenuta dalla Parrocchia di Sant’Antonio, dal Comune di Pontecagnano Faiano, dal Comitato e dalle famiglie che hanno già assicurato la propria partecipazione e saranno coinvolte in una serie di iniziative per la raccolta dei fondi. L’ultimazione dei lavori è fissata in circa 20 mesi.

Il nuovo complesso sarà composto da Chiesa, Cappella feriale, sale per le attività parrocchiali, Aula magna e Casa Canonica. In particolare, l’edificio religioso, che occuperà una superficie di circa 1500 metri quadrati, è costituito essenzialmente da due corpi distinti ma funzionalmente interrelati: quello principale dell’Aula liturgica e quello del Centro pastorale. L’Aula liturgica, inscritta in un grande cerchio, emerge come fulcro rappresentando l’esperienza fontale di fede che genera l’intera vita comunitaria parrocchiale. Ad essa si affiancano i plessi destinati alla residenza dei presbiteri e alle attività pastorali. Le forme geometriche rimandano con immediatezza al simbolismo cosmico-biblico. Alludono chiaramente alle braccia aperte di Cristo e della Chiesa che accolgono e proteggono la comunità di fedeli con un invito all’esterno ad entrare a farne parte. L’aula principale ospita 430 posti a sedere ed occupa una superficie di 550 metri quadrati. Il Battistero è posto in una posizione che permette la sua relazione con la luce naturale del giorno, simbolo della pienezza della vita in Cristo. La Cappella feriale, con 63 posti a sedere e una superficie lorda di 100 metri quadrati, attigua all’aula sacra ed in relazione con essa, ospita la Custodia eucaristica. Sul lato destro sorge il Campanile. Lungo il lato nord del lotto, invece, trova ubicazione il blocco destinato alla Casa Canonica e ai locali di Ministero Pastorale. Il sagrato della nuova Chiesa si congiungerà alla Villa comunale di Sant’Antonio.