“Rocco Hunt, il noto rapper salernitano, quando era più piccolo è venuto in trasferta con noi a Terni e a Perugia”. La Salernitana raccontata da Maurizio Tagliaferri.

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La prima partita della Salernitana vista allo Stadio Vestuti da Maurizio Tagliaferri, noto tifoso della Salernitana, che è stato presidente di vari Club ed anche del Centro Coordinamento Club della Salernitana, è stata Salernitana – Pro Vasto, giocata nel Campionato di Serie C 1970 -71:” Vincemmo 2-1 con un bellissimo gol di Rigotto ed uno di Bianchini a pochi minuti dalla fine. Erano i tempi di Pantani, Rigotto, Fulvio De Maio, Valsecchi, Horton, allenati da Tom Rosati. Avevo 11 anni, avevo ancora i pantaloni corti. Frequentavo la prima media alla Scuola Calcedonia. Andai allo stadio Vestuti con mio padre Remo, che come poliziotto era uno dei responsabili del servizio allo stadio. Mi affidò al professor Faiella che accompagnava i ragazzi dell’Orfanotrofio Umberto I con i quali vidi anche le altre partite del campionato. Qualche volta sono entrato allo stadio insieme a qualche tifoso che stava per comprare il biglietto: all’epoca i ragazzini potevano entrare gratuitamente allo stadio se accompagnati da un adulto. Vidi la partita in tribuna, contento, anche per aver conosciuto dei nuovi amici alcuni dei quali, come me, erano tifosi dell’Inter e fan di Sandro Mazzola”. La prima vera grande emozione però Tagliaferri la provò l’anno dopo, durante la partita Salernitana- Lecce del Campionato 1971 – 72:” Il Lecce era uno squadrone, ma noi riuscimmo a vincere 1-0 con un gol di Giampaolo Cominato. Mancava poco più di un quarto d’ora alla fine della partita e ricordo che Roberto Rigotto, nella parte del campo a ridosso della bandierina del calcio d’angolo, tenne la palla al piede per oltre dieci minuti. Gli avversari non riuscivano a togliergliela. Era un’ala fantastica.

Anche Mauro Pantani in quel campionato ci diede delle belle soddisfazioni. Era capace di conquistare il pallone prima della linea di centrocampo e arrivare fino all’area di rigore avversaria e segnare. In quel campionato vinse la classifica cannonieri”. Tagliaferri che giocava a basket nella squadra della scuola “Medaglie D’Oro” è diventato tifoso della Salernitana frequentando il “Bar Gelbison” nel Rione Carmine: ” Il titolare era Vincenzo Manzi che quando andava allo stadio, nel settore distinti si portava delle forchettine che tirava nei polpacci dei segnalinee quando sbagliavano a segnalare un fuorigioco”. In quel periodo cominciavano a nascere i primi gruppi ultras e i primi club:” Nel 1976 nacque l’Asso Club Salernitana che poi si trasformò in Centro Coordinamento Salernitana dove sono stato presidente per due anni, dopo Salvatore Orilia. Io facevo parte del “Club Vincenzo Volpe” che aveva la sua sede in Via Renato De Martino. Avevo sedici anni ed ero il Segretario del Club presieduto da Aniello Esposito. Nel Club c’erano i miei amici Nicola Ianora e Matteo Mancuso che è stato portiere della Salernitana negli anni 1984 – 86 e 88. Nel 1990, quando Agostino Di Bartolomei venne a giocare a Salerno, Matteo lo portava a giocare a Scopone nel nostro Club per farlo divertire un po’”. Tagliaferri ha fatto parte anche del Club Granata South Force (GSF):” Con Ciccio Rocco, Carmine Rinaldi, alias il Siberiano, ed il fratello Enzo. Poi passai al “Club Giuseppe Plaitano”, nato per iniziativa del fotografo della Salernitana Tano Pecoraro e di alcuni amici. La sua sede era in Via Salvatore Calenda. C’erano Michele Casella, Sandro Pastore, Antonio Di Ceto, Lucio Romano, Italo Credentino, Andrea Mautone e Filippo Bello, che è stato uno dei primi presidenti del Club, e lo storico tifoso Leopoldo Paolillo che si vestiva tutto di granata con il mantello ed il radiolone per ascoltare le partite sugli spalti quando andava in trasferta. Successivamente entrarono a far parte del Club, che si trasformò in Club Ultras Plaitano, Giancarlo Centanni e Raffaele Russo, detto il Vichingo. Ricordo che facemmo il primo striscione sponsorizzato esposto nel settore distinti e una volta, con tutti i tifosi al seguito, da Via Salvatore Calenda raggiungemmo lo stadio con una banda musicale e un piccolo cavallo, un pony. Organizzavamo anche la festa natalizia con i tifosi, la squadra i giornalisti e i politici del momento. Abbiamo anche organizzato manifestazioni di solidarietà: un anno comprammo un pulmino all’Uildm e andammo anche a Rai1per raccogliere fondi. Facemmo anche una raccolta a “Telecolore”. Raggiungemmo la somma di trenta milioni di lire”. Tagliaferri entrò poi a far parte del “Club Lucio Casaburi”, presieduto da Biancarosa Salvati e nel 2008 fondò il “Granata Groups Center”:” Da dodici anni, ogni giovedì, alle 21:00, su Radio MPA presentiamo la trasmissione sportiva “Granata By Night”. In studio con me ci sono l’avvocato Luciano Provenza, Federico Russo e l’avvocato Mauro Cincione”. Tagliaferri attualmente collabora con il “Club Orgoglio Salernitano” presieduto da Giovanni Pagliarulo, il padre di Rocco Hunt, il noto rapper salernitano vincitore del Festival di Sanremo 2014 nella sezione “Nuove proposte”. “Quando era più piccolo, è venuto in trasferta con noi a Terni e a Perugia”.

Tagliaferri ha seguito centinaia di trasferte della Salernitana:” Spesso andavamo con l’aereo. Le partite più belle sono state quelle del Campionato 1989 – 90 quando andammo in serie B con Giancarlo Ansaloni. Fu una grande emozione per tutti noi. Festeggiammo per quasi due mesi. In ogni rione i Club organizzavano la loro festa. Noi del Club Plaitano installammo striscioni, nastri e cavallucci granata dal “Bar Delle Rose”, in Piazza Sinno, fino a Piazza Malta.   Fittammo anche la nave – discoteca Tucalif che partendo dal porto arrivò fino in Costiera Amalfitana. Vennero tanti tifosi e alcuni calciatori. Venne anche Vincenzo De Luca che allora non era ancora Sindaco”. Per Tagliaferri, che è stato anche arbitro di calcio e dirigente di varie squadre di pallavolo, il miglior allenatore è stato Delio Rossi mentre i giocatori più bravi sono stati Mauro Pantani e Agostino Di Bartolomei:” Era un grandissimo giocatore. L’ho conosciuto nel negozio di Rosamilia”. Peppino Soglia è il Presidente più amato da Tagliaferri che tra i calciatori della Salernitana di oggi preferisce Coda. Tagliaferri vede positivamente il futuro della Salernitana: ”Se Marco Mezzaroma mantiene le promesse, nel 2019 andremo in Serie A”.

Aniello Palumbo